Anticorpi monoclonali e qualità di vita dei pazienti con emicrania cronica
Uno studio possibile grazie alla borsa di studio finanziata dalla Fondazione CRAL
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L’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha attivato uno studio per valutare l’efficacia clinica, ma soprattutto l’impatto sulla qualità della vita dei pazienti, dei nuovi anticorpi monoclonali antiCGRP per il trattamento dell’emicrania cronica.
Il progetto MabPsy, reso possibile grazie all’attivazione di una borsa di studio finanziata dalla Fondazione CRAL, ha visto la realizzazione di specifici test e colloqui psicologici al fine di misurare la reazione dei pazienti coinvolti nello studio, anche legata agli eventuali aspetti depressivi dovuti alla cronicità del dolore. I pazienti selezionati hanno quindi ricevuto in maniera “randomizzata”, ovvero “casuale”, tre diversi farmaci e hanno compilato specifici test di valutazione della qualità della vita e del grado di depressione e ansia in relazione al sintomo all’inizio della terapia, dopo tre mesi e dopo sei mesi. A questi test che avevano il compito di valutare ad esempio il numero di giorni persi al lavoro e nelle faccende domestiche a causa del sintomo, il grado di impatti di pensieri amplificatori in relazione al dolore e gli aspetti depressivi, sono stati poi affiancati sia uno strumento come il diario delle cefalee da compilare ogni mese per il monitoraggio del numero di episodi di cefalea e di sintomatici assunti, sia un colloquio mensile con la psicologa per valutare l’andamento della terapia, eventuali effetti collaterali e raccogliere le informazioni del diario cefalee così da aumentare l’adesione alla cura.
La Dott.ssa Lanni, assegnataria della borsa, psicologa psicoterapeuta dedicata al progetto con specifica preparazione sulla cronicità del dolore in paziente con cefalea, si è quindi occupata di somministrare tali test di valutazione e ha partecipato attivamente alle visite ambulatoriali in compresenza con il Neurologo specialista, aiutando nella scelta dei pazienti idonei alle nuove terapie monoclonali.
I dati preliminari raccolti fino a questo momento evidenziano un miglioramento superiore al 50% della qualità della vita già a tre mesi dall’inizio della nuova terapia. Progressi sono stati evidenziati anche per quanto riguarda il grado di ansia legata al dolore e il livello di depressione delle ultime due settimane dal trattamento. “Si tratta di risultati ancora parziali – afferma Luigi Ruiz, Direttore di Neurologia dell’Ospedale di Alessandria – che però ci permettono di comprendere come andare a migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti affetti da un’emicrania cronica che causa non pochi problemi nella quotidianità. Ringraziamo quindi la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per aver creduto in questo progetto finanziando una borsa di studio dedicata: supportare la ricerca significa supportare il progresso della cura e della conoscenza, impattando direttamente sul benessere dei pazienti”.