A Palazzo Monferrato il 25 maggio “Sapori e Saperi”: il consumo consapevole è possibile

Alessandria – L’olio di nocciole, le lingue di suocera, la robiola, i vitigni dell’Alta Langa, un prosciutto crudo lavorato artigianalmente e tramandato di generazione in generazione dal 1949, il peperone quadrato d’Asti coltivato dal 1914. Sono i protagonisti del secondo incontro ‘Sapori & Saperi’ in programma
il 25 maggio ad Alessandria (dalle 9.30 alle 12.30) a Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo 21. L‘obiettivo di favorire un consumo consapevole attraverso la conoscenza non solo delle caratteristiche e delle qualità organolettiche degli alimenti, ma anche dei territori da cui provengono, è al centro del progetto di Federconsumatori, condiviso dalle associazioni Adiconsum, Adoc e Acp, sviluppato sui territori di Alessandria e Asti e che ha scelto di presentare una selezione di prodotti a parti invertite. Il 18 maggio una selezione di prodotti e storie di impresa e territori alessandrini è stata presentata nel capoluogo astigiano e il 25 maggio sarà la volta di Alessandria.
L’iniziativa è sostenuta dalla Camera di Commercio di Alessandria – Asti e punta alla valorizzazione di alcuni prodotti che fanno della tipicità territoriale il valore aggiunto che si affianca alle bellezze ambientali.
Le storie del territorio saranno commentate, durante una tavola rotonda, dalle voci delle associazioni dei consumatori (Roberto Masini, Ernesto Pasquale, Vincenzo Bronti, Paolo Graziano) da Gian Paolo Coscia e Erminio Renato Goria, rispettivamente presidente e vicepresidente della Camera di Commercio Alessandria Asti, Cesare Giordano, agronomo, rappresentanti di Coldiretti, Cia, Confagricoltura, della Condotta Slow-Food di Alessandria. Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo concluderà la mattinata.
L’iniziativa sarà presentata da Bruno Pasero, responsabile per conto di Federconsumatori Piemonte del progetto ‘Sapori & Saperi’. Moderatore sarà il giornalista alessandrino Enrico Sozzetti che ha curato con l'operatore Ivano Panarello le interviste in entrambi i territori.
A termine è prevista la degustazione dei prodotti tipici presentati durante l’incontro che è ovviamente aperto al pubblico e soprattutto a quei consumatori attenti al gusto, alla curiosità di conoscere le espressioni del territorio.
Durante l’incontro astigiano i protagonisti sono stati gli antichi fagioli rampicanti della Val Borbera, coltivati da Valentina Gogna, i formaggi di Matteo Grattone fra cui il Montebore prodotto le cui origini risalgono al dodicesimo secolo, e le materie prime, a chilometro zero, che arrivano da Piero Zanardi l’ultimo allevatore di vacche da latte che presidia da solo il territorio montano dell’alta Val Curone. E ancora, una vite di cento anni ancora in produzione (è quella originale del Timorasso) e i vini di Enrico Mandirola la cui cantina originale risale al 1600. Maria Luisa Leidi, titolare di una piccola bottega artigiana che produce insaccati come una volta. Infine Irene Calamante che con il recupero di alcune tipologie di grano antico di montagna e grazie ai mulini a pietra ha fatto rinascere, a Cabella, un forno antico.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner