Coldiretti Alessandria: “Siccità: riconosciuto lo stato di emergenza per il Piemonte, situazione drammatica in tutta la regione”
Alessandria – Per fortuna niente grandine ma è un’amara consolazione perché sale il conto degli alberi abbattuti, frutteti danneggiati, capannoni e serre scoperchiate: sono le conseguenze della perturbazione che ieri pomeriggio ha improvvisamente interrotto l’afa e le temperature record delle ultime settimane nella provincia alessandrina, con violente raffiche di vento che hanno colpito soprattutto il Novese, l’Ovadese e l’Alessandrino.
È il bilancio che traccia Coldiretti Alessandria dopo l’ultima ondata di maltempo in un’estate di gravissima siccità, dopo il via libera del Consiglio dei Ministri allo stato di emergenza in Piemonte e in altre quattro Regioni.
La siccità degli ultimi mesi, secondo stime di Coldiretti, ha già provocato danni per oltre 900 milioni di euro all’agricoltura piemontese, oltre 250 nella provincia alessandrina: fondamentale, dunque, il riconoscimento dello stato di emergenza che Coldiretti aveva già sollecitato e che darà al Piemonte 7,6 milioni di euro per le opere di somma urgenza.
Il maltempo complica la situazione: infatti, la siccità di quest’estate è interrotta da eventi estremi che si manifestano con sempre maggiore frequenza, indice del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione.
La pioggia per essere di sollievo alla siccità deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, ancor più quando portatori di grandine, provocano danni ingenti con i terreni aridi che non riescono ad assorbire l’acqua che si allontana velocemente provocando frane e smottamenti.
“A fronte di questa situazione, l’esigenza è quella di accelerare sulla realizzazione di un piano per i bacini di accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le riserve idriche necessarie. Con l’ANBI, l’Associazione nazionale delle bonifiche, abbiamo elaborato, a livello nazionale, un progetto per la realizzazione di una rete di laghetti per arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua piovana. Si tratta di 6.000 invasi aziendali e 4.000 consortili da realizzare entro il 2030 multifunzionali ed integrati nei territori per lo più collinari o di pianura. Ma, per fare ciò, è necessario che la questione sia trattata per quella che è, cioè una vera e propria emergenza nazionale, velocizzando le autorizzazioni burocratiche. Solo in questo caso sarà possibile dare una risposta concreta alla sofferenza di imprese e cittadini” ha affermato il Presidente Coldiretti Mauro Bianco.
Il dimezzamento delle piogge nel 2022 ha avuto un impatto devastante sulle produzioni che fanno segnare cali del 50% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle con le mucche stressate dal caldo afoso, del 30% per frumento tenero e sino al 70% per il riso, del 15% quella della frutta ustionata da temperature di 40 gradi e assalti di insetti.
“L’emergenza siccità si aggiunge ai rincari delle materie prime che stanno mettendo in ginocchio la nostra agricoltura – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – con aumenti record che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Per cercare di contrastare l’aumento dei costi di produzione bisogna lavorare fin da subito sugli accordi di filiera che sono uno strumento indispensabile per la valorizzazione delle produzioni nazionali e per un’equa distribuzione del valore lungo la catena di produzione”.
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