Coldiretti Alessandria: “Siccità: misure di restrizione dell’acqua potabile e risparmio idrico per far fronte all’emergenza”
Alessandria – Stato di emergenza e zona rossa della sete che si stano allargando a quasi tutto il territorio dove i principali divieti sono legati all’utilizzo per l’irrigazione ed annaffiatura di orti, giardini e prati, per il lavaggio di cortili e piazzali, il lavaggio di veicoli privati, per il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua.
Concesso, quindi, l’utilizzo dell’acqua portabile unicamente per scopo alimentare, domestico e igienico.
In un momento di gravissima necessità è necessario che le risorse idriche vengano concentrate sull’uso umano e su quello agricolo ma, con alcuni piccoli aggiornamenti, è possibile aiutare anche le piante su orti e terrazzi a resistere, in attesa della sospirata pioggia.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria che ha elaborato un vademecum per far fronte alle misure di restrizione sull’uso dell’acqua potabile, varate dal Comune di Alessandria e da circa altri cinquanta Comuni della provincia.
Quindi, dall’acqua di cottura di pasta e riso alla paglia “isolante”, arrivano i segreti per salvare gli orti dagli effetti della siccità.
Dinanzi al divieto di innaffiare, una buona soluzione può essere il riutilizzo dell’acqua di cottura di pasta, riso o verdure che una volta raffreddata darà sollievo alle piante ma concimerà anche il suolo con le sostanze rilasciate dagli alimenti cucinati. Ma ovviamente va bene anche quella usata per lavare l’insalata e si può addirittura pensare di recuperare con delle bacinelle l’acqua della doccia, almeno quella senza sapone.
Per consentire alla terra dei vasi di mantenersi umida è importante poi la pacciamatura, ovvero ricoprirla con della paglia, che rilascerà anche sostanze benefiche e favorirà la biodiversità del suolo in quanto rappresenta un habitat per insetti utili.
Per risparmiare acqua si può utilizzare il sistema d’irrigazione a goccia anche costruito con il fai da te. Basta riempire una bottiglia di acqua e chiuderla con il tappo dove andrà fatto un piccolissimo buco con un ago, quindi capovolgerla e posizionarla sul suolo. Pian piano questa farà cadere una goccia. Forare anche il fondo della bottiglia capovolta per evitare la creazione del vuoto che impedirebbe la discesa della goccia. Questo sistema può durare anche diversi giorni garantendo un minimo di umidità per le nostre piante.
Attraverso un tubicino collegato ad un contenitore pieno di acqua (coperto per evitare la proliferazione delle zanzare) si possono usare anche i coni di ceramica, inseriti nella terra, dove rilasceranno lentamente umidità nel suolo.
“Usi civili e agricoltura devono essere in primo piano. E’ arrivato il momento di superare la logica delle emergenze e di avviare una seria programmazione. Bisogna investire nelle infrastrutture idriche e non nelle grandi dighe perché i tempi si allungherebbero troppo. La soluzione sono i piccoli invasi. La competitività alimentare è una priorità, ma senza disponibilità di acqua si riduce la capacità produttiva e si mette a rischio l’autosufficienza con un impatto sui consumatori e i cittadini”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
“Servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione, educazione e un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca. Gli agricoltori stanno facendo la loro parte sia con un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, sia con la ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico. Sfatiamo il luogo comune che l’agricoltura è una forte consumatrice d’acqua: è vero, ma la stessa acqua viene restituita e va a rimpinguare le falde”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
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IL DECALOGO SALVA ORTO DALLA SICCITÀ
- Riciclare l’acqua di cottura di pasta, riso e verdure per innaffiare e concimare il terreno
- Raccogliere con bacinelle l’acqua durante la doccia (quella senza sapone) e utilizzarla per bagnare le piante
- Utilizzare sottovasi per raccogliere l’acqua che sgronda dopo aver bagnato le piante ed utilizzarla per bagnare altre piante
- Coprire la terra dei vasi con la paglia per mantenere l’umidità
- Utilizzare appositi gel trattieni acqua per il lento rilascio
- Sollevare i vasi da terra, soprattutto su terrazze e balconi con tappi di bottiglia o polistirolo per ridurre la trasmissione del caldo dalla pavimentazione, staccarli anche dai muri
- Costruire sistemi di irrigazione a goccia fai da te con bottiglie o coni di ceramica
- Innaffiare la sera per non far evaporare l’acqua ed evitare l’effetto lente dell’acqua su foglie e ortaggi che li può bruciare
- Fare attenzione alle necessità di esposizione delle piante (sole, ombra, ecc.), se possibile spostare i vasi dai balconi e dalle terrazze esposti a sud a quelli esposti a nord
- Utilizzare ombreggianti nelle ore più calde e quando è maggiore l’insolazione per ridurre l’evapotraspirazione delle piante e l’allessatura degli ortaggi.