Cnosso, Marco Mellace fa rivivere in 3D il Palazzo e la città simboli della civiltà minoica
L’opera ha fatto conoscere in tutto il mondo il lavoro multimediale di riscoperta del passato da colui meglio conosciuto con il soprannome di Flipped Prof
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di Marco Di Marzio
Per Marco Mellace, nella vita insegnante di sostegno all’Iss Luca Paciolo di Bracciano, è l’opera che l’ha fatto divenire celebre a livello internazionale con il soprannome di Flipped Prof, reso possibile attraverso la divulgazione effettuata dal proprio canale YouTube che da esso ne assume l’identificazione. Stiamo parlando del Palazzo di Cnosso che per mezzo della tecnologia è tornato a vivere in tutto il suo antico splendore grazie alla ricostruzione in 3D. Pubblicato sulla piattaforma web 2.0 il 12 maggio 2019, con il titolo “3d Live in Knossos city flipped prof educational 3d creations”, è oggi arrivato ad essere visualizzato da oltre 59.800 utenti, facendolo divenire una vera e propria perla del lavoro multimediale svolto globalmente da Mellace, conosciuto oramai da tutti come l’uomo che parla di antichità mediante i prodigi offerti dall’informatica. Forme perfette che provocano nel visitatore stupore, meraviglia e che spingono chi scrive ad incontrare telefonicamente l’autore così da poterne conoscere meglio il contenuto.
Caro Marco, nel ringraziarti per lo spazio concesso, ti chiediamo in apertura cosa era Cnosso in antichità?
Era una delle città più importanti della civiltà minoica, anche per la presenza al proprio interno di un edificio importante ed imponente, il Palazzo di Cnosso. Il termine “minoico” deriva da Minosse e venne coniato dall’archeologo inglese Sir Arthur John Evans.
E come si presentava?
Cnosso si era sviluppata in maniera irregolare attorno al Palazzo che a sua volta si mostrava in maniera altrettanto irregolare attorno al suo grande cortile. Dunque era una città di rilievo ma che per lo più ruotava attorno al Palazzo, che aveva una struttura polifunzionale.
Quali emozioni si provano nell’aver ricostruito in 3D uno degli edifici più importanti del passato oltre che del luogo?
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Emozioni immense perché questa ricostruzione è stata in sostanza la prima richiesta in 3D soddisfatta, fatta da molti miei alunni che con frustrazione, vedendo le foto del sito come si presenta oggi, non riuscivano a farsi un’idea concreta dell’aspetto originale del Palazzo.
Per cosa si caratterizza in dettaglio la tua ricostruzione multimediale?
Si caratterizza per un continuo miglioramento poiché ultimamente ho provveduto a pubblicare una revisione di questa ricostruzione fatta con dettagli sempre più accurati. Principalmente il lavoro del 2019 si presenta con la città di Cnosso e il Palazzo, con il relativo cortile e gli interni, all’interno dei quali è possibile ammirare i diversi dipinti scoperti da Evans, posti da me in maniera ipotetica ma prossimi alla collocazione che si suppone sia quella esatta.
Quali sono stati i suoi tempi di realizzazione?
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La prima uscita la realizzai in 8 giorni, ma una notte, poco prima della conclusione, il programma 3D mi andò in crash perdendo tutto d’un sol colpo. Dovetti rifarla di nuovo, ma questa volta con maggiore cura e attenzione, mettendoci circa 20 giorni.
Quali riconoscimenti ha ottenuto?
Riconoscimenti a livello mondiale perché il video, come detto in apertura, è stato il passe-partout che mi ha permesso di farmi conoscere in ogni parte del globo. Ne sono la prova i quasi 90 commenti posti sotto il filmato di cui soltanto 3 sono italiani, dei quali 2 sono stati scritti da utenti di origine greca.
Oltre che per scopi conoscitivi, lavori del tipo in quali altri ambiti possono trovare spazio?
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Ovviamente in ambito ludico, tant’è vero che in futuro vorrei trasferire la mappa per ambientazioni riguardanti giochi multimediali, che abbiano però scopi didattici, oppure tutorial per spiegare come avviene la strutturazione di un lavoro in 2D oppure una ricostruzione 3D.
Sempre riguardando Creta sono stati fatti altri simili lavori?
Si, mi vengono in mente la ricostruzione 3D di Micene, di età contemporanea a quella di Creta, e Lacedaenom che l’architetto greco Theodore Spyropoulos sostiene sia la “Sparta micenea”.
Ne sono in programma altri in futuro?
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Assolutamente. Ho in programma la ricostruzione di altri palazzi minoici, tra i quali ad esempio Il Palazzo di Malia, di Festo e di Galatas.
Caro Marco, nel ringraziarti di nuovo per l’intervista, ti chiediamo in conclusione a chi vuoi dedicare questa ricostruzione 3D?
La voglio dedicare a mio padre e a tutti quegli alunni che grazie a questo lavoro sono riusciti a comprendere la bellezza della civiltà minoica.