Hackeraggio GSE: l’UGL Chimici Energia chiede chiarezza
Roma – Desta sempre più preoccupazione la vicenda che stanno vivendo i lavoratori della GSE, a causa
dell’hackeraggio avvenuto a fine agosto.
Una situazione dettata da diversi fattori, tra i quali l’UGL Chimici Energia segnale il perdurare del
silenzio (interno ed esterno) sull’episodio, da parte dell’Azienda, oramai da circa 10 giorni dall’accaduto; la mancanza di informazioni su tipologia e quantità dei dati strategici e sensibili carpiti dagli hacker, dopo la richiesta di incontro inviata dal Sindacato subito dopo l’hackeraggio, anche l’associazione dei consumatori CODICI ha già chiesto formalmente chiarimenti in merito e garanzia sulla tutela dei dati.
Inoltre, appare poco chiara la mancanza di trasparenza sull’attività di gestione del monitoraggio dell’approvvigionamento gas, essendo questo un tema di grande rilevanza nazionale.
Dall’accaduto risulta che il livello di sicurezza che GSE ha adottato per la protezione dei propri sistemi, sia risultato insufficiente non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche organizzativo, e tutto ciò nonostante siano oramai conosciuti i metodi utilizzati dalla pirateria informatica, e l’importanza di avere a disposizione una struttura in grado di mitigare gli impatti sulla operatività aziendale.
La UGL Chimici-Energia si impegna a mantenere alto il livello di attenzione su quanto accaduto e sulle circostanze, per la tutela dei lavoratori, nell’interesse dell’azienda stessa, nonché per motivi di sicurezza nazionale, relativamente al tema energia.
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