Coldiretti Alessandria: “Prezzi: 7 su 10 a caccia di sagre d’autunno per risparmio e qualità, dai funghi ai tartufi”

Alessandria – La stagione autunnale evidenzia la voglia dei cittadini di tornare a frequentare le tradizionali feste nei paesi a partire da quelle dei piccoli borghi, all’insegna del risparmio e della buona tavola.
Sette alessandrini su dieci (70%), infatti, dicono di prediligere sagre, fiere e feste di paese che si concentrano tradizionalmente proprio tra fine settembre ed inizio autunno, grazie anche ai prodotti tipici di stagione come uva, castagne, funghi e tartufi.
Momenti di festa e di crescita per i 178 piccoli comuni della provincia di Alessandria con meno di 5mila abitanti (sono circa 5.500 in tutta Italia, 1.046 in Piemonte che è la regione che ne ha di più).
L’indagine Coldiretti/Ixe’ evidenzia l’apprezzamento crescente per le sagre che si propongono come momento conviviale alternativo che riguarda sia le località turistiche più gettonate sia le aree interne, spesso meno battute ma non per questo prive di storia e di bellezza.
“Si tratta di una vera e propria tendenza che – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – è il frutto dell’esigenza di contenere le spese di fronte al caro prezzi ma anche di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali. In molti si accontentano di guardare e curiosare tra le bancarelle ma c’è anche chi ne approfitta per gustare cibi e specialità locali. Sagre, fiere e mercati di paese sono dedicate a ricorrenze storiche o religiose ma, soprattutto, a prodotti tipici dell’enogastronomia locale che sono spesso al centro dei festeggiamenti e che si concentrano proprio quando si raccolgono pregiati frutti della terra, dall’uva ai funghi fino ai tartufi”.
Il business è comunque modesto e, secondo l’analisi della Coldiretti/Ixè, il 10% dei frequentatori non spende niente, il 53% non più di dieci euro a persona e il 30% tra i 10 ed i 30 euro per persona, mentre un 7% partecipa ma non acquista generi alimentari.
Tra i consigli da seguire nella scelta ci sono la verifica della congruità del “cibo festeggiato” con la realtà produttiva del territorio, anche con un occhio alla stagionalità, le garanzie offerte dalla partecipazione delle Istituzioni, dai Comuni alle Parrocchie fino alle organizzazioni di rappresentanza e il coinvolgimento nell’iniziativa di operatori economici locali.
“La necessaria qualificazione dell’offerta delle sagre può essere sostenuta da una più forte presenza delle realtà economiche espressione del territorio come, ad esempio, la vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari delle aziende agricole locali, che garantiscono identità e qualità al giusto prezzo. Una opportunità resa possibile anche dal moltiplicarsi dei mercati, delle botteghe e degli spacci aziendali degli agricoltori di Campagna Amica, dove è possibile acquistare i prodotti agricoli e alimentari del territorio a chilometri zero”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

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