Panza (Lega): A Bruxelles proposto modifiche alle politiche sulla convivenza uomo – lupo

Bruxelles – 06-10-2022 – Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha difeso il suo approccio alla conservazione dei grandi carnivori dopo che una coalizione di Stati membri ha chiesto una revisione legislativa per meglio proteggere gli allevatori.

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Per questo sono intervenuto presso i Commissari Virginijus Sinkevičius della Commissione Ambiente e Janusz Wojciechowski della Commissione Agricoltura – commenta l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega – in quanto al lupo è attualmente garantito dall’Europa uno status di protezione legale rigorosa tramite la Direttiva Habitat UE, che aiuta a preservare le specie più vulnerabili. Tuttavia, negli ultimi anni, le comunità di allevatori di pecore, capre e bovini dell’UE, in particolare quelle operanti nelle Alpi, hanno visto aumentare il numero di attacchi al loro bestiame da parte dei lupi, che hanno causato e continuano a causare danni esponenziali. Molti agricoltori hanno anche rinunciato a denunciare le predazioni a causa delle eccessive procedure burocratiche per l’ottenimento di risarcimenti insoddisfacenti e del tutto inefficaci in termini di riparazione per il danno subito.

Questo problema non può essere trascurato ulteriormente perché minaccia la sussistenza stessa degli agricoltori e degli allevatori di bestiame.

Per evitare che queste professioni si estinguano dalle Alpi, in alcuni Cantoni della Confederazione Elvetica, al confine con il Verbano Cusio Ossola – dove c’è una significativa presenza di esemplari di lupo – sono stati emanati ad hoc dal Ministero Federale dell’Ambiente permessi per la caccia selettiva – dichiara Panza.

Dal momento che il lupo non è più in pericolo in Europa, è necessario procedere ad una revisione della normativa europea e degli allegati alla Direttiva Habitat: la Lega chiede urgentemente all’esecutivo dell’UE maggiore flessibilità all’interno della direttiva e di consentire più facilmente deroghe al rigoroso regime di protezione, al fine di rendere legale l’eliminazione dei lupi, in alcuni casi, dove per esempio le misure di protezione, come recinzioni speciali, non possano risultare efficaci.

Inoltre la potenziale “ibridazione” del lupo (Canis lupus familiaris) rappresenta una delle principali minacce alla conservazione dello stesso in quanto determina l’introduzione di geni non adattativi nella popolazione selvatica e può modificare l’identità genetica e, di conseguenza, l’ecologia, la morfologia, il comportamento, gli adattamenti, mettendo in pericolo il patrimonio genetico evoluto nel corso dei millenni che ha permesso al lupo di sopravvivere e di adattarsi ai cambiamenti di condizioni ambientali.

L’obiettivo di questa mia richiesta – conclude Panza – è consentire agli Stati membri e alle regioni di organizzare meglio le proprie politiche per la gestione del conflitto tra le comunità umane alpine e i lupi, in modo da considerare in modo più efficiente le strategie per allontanare i lupi dagli allevamenti e dall’altro lato di rendere fino al 100% possibile il risarcimento per gli allevatori colpiti.

La convivenza con i lupi è una possibilità purché non causi gravi danni, allo stato attuale, tuttavia, il danno agli allevamenti di bestiame in molte regioni è diventato insostenibile. Per questo motivo una gestione attiva del lupo è urgente non solo per evitare pericoli per la vita umana, ma anche per proteggere gli animali al pascolo e tutto il resto delle specie animali.

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Così in una nota l’Europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.