Incontro nel comune di Bruno (At) sul tema “La Russia, l’Ucraina e la Nato”
Sabato 5 novembre, a partire dalle ore 19.00, presso la sede operativa del Circolo Culturale i Marchesi del Monferrato, sito in via Duca d’Aosta,16 nel comune di Bruno (AT) avrà luogo l’incontro “La Russia, l’Ucraina e la Nato. Nella “terza guerra Mondiale a pezzi; si apre un fronte nel cuore dell’Europa.
L’evento, promosso dal Circolo I Marchesi del Monferrato e dal gruppo di Bruno dell’Associazione Nazionale Alpini, con il sostegno della Fondazione Monferrato Live Experience ETS e Cathedra Alexandriae, vuole essere un momento di approfondimento in questo particolare frangente storico determinatosi a seguito degli inasprimenti degli scontri russo-ucraini nel febbraio scorso.
Il compito di dipanare i complessi equilibri spezzatisi, spiegare le cause storiche, economiche, sociali e culturali del conflitto, nonché provare a formulare ipotesi sui possibili scenari futuri, è stato affidato a Graziano Canestri, editorialista de “Il Laboratorio”, socio del Circolo ed appassionato e profondo conoscitore del mondo balcanico e dell’Europa Orientale.
A moderare gli interventi, che prevedono l’avvicendarsi anche di Emiliana Conti, Presidente del Circolo I Marchesi del Monferrato, di Angelo Soave, Vicepresidente del Circolo I Marchesi del Monferrato e Giovani Bosio, capo gruppo Alpini di Bruno, sarà il giornalista Marco Margrita, direttore de “Il Nuovo Monviso”.
A seguito dell’incontro, avrà luogo la cena sociale di solidarietà a tema, durante la quale verrà anche servito l’originale Borscht, piatto tipico della cucina ucraina, ma largamene diffuso in molti altri paesi dell’Est, fra i quali la Russia, di recente inserito nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità Unesco. Un momento di convivialità a conclusione di una giornata che si svolgerà all’insegna della conoscenza della cultura ucraina, anche culinaria, che da sempre rappresenta spunto di unione e confronto pacifico dei popoli e delle loro usanze, nell’auspicio che torni presto ad appianarsi la vita quotidiana nelle zone che ora sono scenario di guerra.
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