Il piano per progettare i nuovi ospedali
L’intento è quello di avere le disponibilità per finanziare i progetti di tutti e sette i nuovi ospedali ritenuti necessari in Piemonte. L’autorizzazione ad attivare, in caso di necessità, 30 milioni di mutui inseriti con l’emendamento 494 nella Variazione di Bilancio 22-24, servirà a integrare i fondi messi a disposizione dalle singole Asl, per progettare i nosocomi di rispettiva competenza.
Questa, in sintesi, la risposta degli assessori Andrea Tronzano (Bilancio) e Luigi Icardi (Sanità) alle perplessità espresse oggi e la scorsa settimana dall’opposizione nella seduta di Consiglio, alla presentazione dell’emendamento, con la conseguente richiesta dell’odierno approfondimento in Commissione congiunta Prima e Quarta, sotto la presidenza di Alessandro Stecco.
Sono intervenuti diversi commissari di minoranza: Diego Sarno, Domenico Ravetti, Raffaele Gallo, Daniele Valle, Alberto Avetta (Pd) e Sarah Disabato (M5s). In generale si è appunto posto il problema del finanziamento complessivo dei progetti, con una stima di 2 o 300 milioni abbondanti, per i quali i 30 dell’emendamento sono di per sé insufficienti e sembrerebbero puntare a realizzare un solo ospedale; sono anche state messe in dubbio le procedure intraprese e si è sottolineato come il protocollo d’intesa con Inail non sia stato ancora sottoscritto definitivamente.
Tronzano ha chiarito che i 30 milioni saranno di mutuo e che si tratta della somma massima di indebitamento possibile, oggi, per la Regione. Verrà fatta una manifestazione di interesse ad hoc rivolta al sistema bancario e il mutuo sarà attivato in tranche minime di 5 milioni quando ce ne sarà bisogno. Si tratta quindi di un prestito senza preammortamento a erogazione multipla.
Icardi, poi, ha precisato che le stazioni appaltanti per i progetti dei nuovi ospedali sono le singole Asl interessate, non direttamente l’Ente Regione. Quindi ciascuna Asl, con la propria capacità di indebitamento, potrà finanziare i progetti e la Regione interverrà eventualmente con i fondi dell’emendamento 494 per integrare. Non c’è discrezionalità di scelta su un progetto piuttosto che su un altro da parte della Regione.
Inail, per finanziare le opere, richiede almeno tre livelli di progettazione: ecco perché è necessario che l’avvio della stessa sia pagato in anticipo con fondi di Asl e Regione, anche se a debito. Successivamente Inail rifonderà tali somme e i mutui accesi potranno così essere estinti.
L’assessore Icardi ha anche ricordato che con questa formula, la struttura ospedaliera viene pagata dall’Inail e resta di proprietà dell’Inail stesso per sempre. La Regione dovrà quindi corrispondere all’Istituto un vero e proprio affitto, notevolmente inferiore a una rata di project financing con un finanziatore privato, procedura che però dopo un certo numero di anni si concluderebbe con il passaggio di proprietà del bene alla Regione medesima.
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