In Brianza maxi operazione antidroga: coinvolta anche la provincia di Alessandria
Alessandria – Figura anche la provincia di Alessandria in un’operazione antidroga avviata, dalle prime ore dell’alba di questo martedì, dai Carabinieri della Sezione Operativa di Desio e della Tenenza di Cesano Maderno che hanno inferto un duro colpo al traffico di droga e al conseguente spaccio nel Parco della Groane. Oltre ad Alessandria coinvolte anche le province di Monza e della Brianza, Varese, Milano e Palermo.
I militari della Compagnia Carabinieri di Desio, con il supporto di quelli dei reparti territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Milano e di Monza, a seguito delle richieste avanzate rispettivamente dalla Procura Distrettuale di Milano e dalla Procura Ordinaria di Monza.
Un primo gruppo di indagati, di cui dodici in carcere e uno agli arresti domiciliari (8 marocchini, 3 italiani e 2 albanesi) sono ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi.
Gli arresti sono arrivati dopo tre anni di indagini condotte dai militari della Tenenza di Cesano Maderno: individuata una presunta rete organizzata che smerciava cocaina, eroina e hashish in grado di alimentare un consistente mercato della droga, in modalità take-away hx24, all’interno della citata area boschiva.
Un secondo gruppo di indagati, composto da 11 soggetti, tutti di nazionalità e origini magrebine, sono stati colpiti da ordinanza cautelare su richiesta della Procura di Monza.
In questo caso i carabinieri della Sezione Operativa di Desio hanno agito in sinergia con diverse Forze di Polizia europee, consentendo di individuare il “Parco delle Groane” “quale epicentro dell’intera indagine, avviata nel mese di agosto 2019, a seguito dell’aggressione subita da due cittadini senegalesi che si erano introdotti nella fitta vegetazione del parco“. Uno era stato raggiunto da un colpo di pistola, l’altro accoltellato con un “machete”, ad opera di due soggetti descritti come “magrebini”.
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