Alessandria davvero vostra: topi e escrementi

Sabato 21 gennaio, ore 10,30 piazza della Libertà.
Tra le macchine parcheggiate di fianco al alla banca d’Alba e davanti al dehor della vicina cremeria si aggira indisturbato un topo che attira l’attenzione e il disgusto dei passanti.
Non siamo in una zona abbandonata della città, ma di fronte a Palazzo Rosso, il cuore di Alessandria.
Percorro poche decine di metri: di male in peggio.
Portici della Banca d’Italia (via Dante angolo Piazza della Libertà).
Il 23 dicembre pubblicavo su queste un articolo dal titolo: Alessandria: urina e guano regnano di nuovo sotto i portici della Banca d’Italia.
Evidentemente, però, se non sei un giornale che fiancheggia la giunta Abonante nessuno interviene (come invece successo in altra analoga occasione nello stesso luogo).
La situazione è immutata: guano e orina dominano sovrane mentre la gente passa di corsa per evitare il tanfo disgustoso.
Una mano anonima ha lasciato una scritta che sovrasta la vergogna: “Venite fate silenzio vi mostro dove il tempo si è fermato”.
Proprio così. Da oltre 6 mesi di giunta Abonante il tempo si è fermato:   è questa la “Alessandria davvero vostra” che ci avevano promesso?
Solo parole nel nulla.

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