La canzone d’autore che rompe i confini

“Parole & Musica” è “l’armonia” che si lega nel cantautorato italiano e di questo legame si è parlato con Roberto Paravagna, autore del libro, ieri 2 febbraio 2023 presso l’auditorium del Polo di Marengo a Spinetta Marengo.

I confini della musica sono ampi e molto spesso si scavalcano, addirittura potremmo dire che si contaminano, come ad esempio quando parliamo della scuola Bolognese dove per “Bologna” si intende la zona da Piacenza a Rimini.

“Scena cantautoriale è il termine preferito per unire il luogo d’origine alla canzone d’autore” afferma Paravagna autore e giornalista. Perché il luogo in cui nasci e le realtà con cui ti confronti, uniti alla sensibilità personale, si trasformano in parole e diventano pura espressione artistica.

Una “chiacchierata” quella di ieri carica di aneddoti curiosi: un Fabrizio De Andrè restio a fare concerti dal vivo perché soffriva di panico e ansia, un Franco Battiato eccentrico a tal punto da farsi fare il pavimento di casa con liste di legno delle botti di vino tanto da sentire l’aroma del mosto nell’ambiente. Un Gino Paoli messo a dialogare in un confronto con i giovani rappers di oggi, uno scenario canoro italo-partenopeo “spiritoso, teatrale e cabarettistico” e una Palermo patria del jazz d’oltre Oceano. Un Lucio Dalla sensibile verso i nuovi cantanti emergenti tanto da appoggiarli e aiutarli il più possibile nel loro percorso cantautorale. “Un Celentano che a fine anni 50, ancora quasi sconosciuto, si reca in una balera di Sezzadio per una esibizione scendendo da una Jaguar bianca in maglietta e sandali” ci narra l’architetto Gianni Celle’ presente all’incontro, “pensare che oggi lo vediamo recarsi alla messa della domenica a Bordighera composto e vestito bene” aggiunge l’avvocato Taggiasco direttore di Alessandria24.

“A proposito di De Andrè, ricordo che scrisse la canzone di Marinella ispirandosi ad una notizia di cronaca avvenuta sulle rive del Tanaro” esordisce Efrem Bovo Unione Giornalisti e Comunicatori Europei. Ecco che il nostro territorio diventa spunto per uno tra i grandi successi della canzone italiana, una ragazza purtroppo uccisa, probabilmente per una lite amorosa, e poi gettata nel Tanaro.

“Parole & Musica” parla di quelle che sono le fonti di ispirazione, quelle tradizioni popolari passate ma profondamente radicate in ognuna delle Regioni italiane, a volte anche così diversificate, che unendosi alla suggestione personale e alla propria cultura pongono le solide basi per una canzone d’autore.

“Ma questo genere musicale trap/rapper che tanto spopola al giorno d’oggi è definibile come canzone d’autore?” domanda Bovo.

“La tematica della rabbia, dell’amore e del rapporto del singolo soggetto con il mondo che lo circonda è sempre lo stesso, non è cambiato il messaggio che si vuole veicolare” risponde Paravagna “la differenza, a mio avviso, è la mancanza di melodia che invece anni fa legava le parole alla musica”.

La musica per definizione è “l’arte fondata sul valore e la concatenazione dei suoni” e unendosi alle parole, come ci suggerisce il titolo del libro, rompe i confini della geografia della canzone diventando soltanto “canzone d’autore italiana”.

Giulia Gallina