Caputi: “Perché mi sono ricreduto sulle verità delle religioni”

Da quando ero adolescente, come tutti i miei coetanei, mi sono sempre posto delle domande sui misteri
della vita, parole come Dio, religione, universo, infinito generavano sempre altre domande e le risposte
ottenute erano sempre vuote, prive di ragione, insufficienti per spiegare i veri interrogativi esistenziali.
Il “credere” per me non è mai stata la risposta e ben presto fu chiaro che le risposte ricevute non erano
altro che la proiezione di uno stato mentale alterato dalla paura della vita e di conseguenza dalla fede in
qualcosa che potesse riempire questo vuoto.
Tutti i bambini, in tutto il mondo, vengono cresciuti e condizionati nel nome dell’appartenenza ad una
società, ad una religione, ad una ideologia, menti pure riempite di concetti ancor prima di aver posto delle
domande.
Sic stantibus rebus si reprime in toto la capacità di formulare domande esistenziali spontanee e si inculcano
le dottrine più assurde.
Quasi tutta la popolazione mondiale vive ancora relegata in queste scatole chiuse piene di ogni tipo di
credo ed anche lì dove qualcuno riesce ad uscirne è facile che rientri in un’altra scatola, si passa dalla
resurrezione alla reincarnazione, da teoria a teoria, senza mai avere un riscontro oggettivo, parlandone solo
come conseguenza di aver sentito o letto qualcosa.
Il gioco preferito dalla mente umana è il “proietta ed interpreta” e le risposte fornite dalle religioni non si
sottraggono a questa legge. La tecnica di manipolazione, è identica ad ogni latitudine, dall’ebraismo al
cristianesimo, dall’islam all’induismo, dal buddhismo dottrinale alle religioni meno diffuse, fino ad arrivare
alla new-age, la nuova panacea contro le angosce esistenziali mai risolte. Lo dicono in molti, “la fede è
cieca”, perché si forma su bisogni inconsci, tutti ni siamo stati cresciuti nella mancanza di risposte sagge ed
intelligenti, ed ancora oggi i bambini vengono bombardati dalle istituzioni da menzogne espresse ad ogni
livello dell’esistenza (psichico, interiore, affettivo, religioso, fisico, scientifico ecc. ecc.). Tutti i credo religiosi
sono ciechi e si fondano sull’immaturità di base della mente umana.
Quando saremo veramente in grado di prenderci cura dei bambini da adulti responsabili , in modo non
speculativo, ma per evoluzione e della Verità, allora qualcosa comincerà a cambiare nella mente umana e
l’evoluzione diventerà una conseguenza dello sviluppo della consapevolezza e quindi…un fenomeno
conscio, perché finora abbiamo sempre sguazzato nel fango dell’inconscio. Le teologie sono nate per
alleviare questa sofferenza e la nostra mente ora è in difficoltà ed incapace di andare oltre le risposte che ci
hanno sempre dato. Noi ci siamo sempre chiesti: “chi ha creato l’Universo? “che senso ha la vita? “perché
esistiamo?”
La mente deve avere un inizio, una fine, una storia; non può immaginare un non inizio, una non fine, deve
porre dei limiti, deve avere dei riferimenti, dei personaggi, qualcosa in cui credere ed attaccarsi…per
esempio un Dio onnipotente che ha creato tutto ma che non è stato creato da nessuno, solo e sperduto
nell’ Universo… L’infinito è difficilmente contemplabile e spaventa, ogni fase dell’Evoluzione è
accompagnata da una paura di fondo nell’affrontare il nuovo, ma con un po’ di attenzione possiamo
logicamente dedurre che la storia conosciuta è stata costruita ad arte: a volte involontariamente sulla
difficoltà oggettiva di capire gli eventi altre volontariamente per scopi poco nobili.
La caratteristica principale di una mente condizionata è la presunzione , il credere di sapere tutto. La
caratteristica di una mente pura è l’intuizione ma è inutilizzata da secoli: l’irrazionalità (che a volte
chiamiamo logica) e la guida dei nostri pensieri.
Non ce la facciamo ad immaginare verità oltre i nostri occhi, i nostri sogni si perdono nei nostri bisogni e
non guardano mai all’illimitato.
Nell’Universo conosciuto si stima che ci siano più di 100 miliardi di galassie, il nostro piccolo pianeta fa
parte di un piccolo sistema solare all’interno di una piccola galassia composta da un numero di stelle che
varia tra i 200 ed i 400 miliardi. Quanti sistemi solari ci sono simili al nostro? Quanti pianeti abitati esistono
nel nostro sistema solare? E quante civiltà? La logica immaginativa direbbe “illimitati”, la paura sognatrice
“solo noi ci siamo solo noi”. Quando ho letto la Bibbia per intero a 18 anni con mente libera e pura è stato
illuminante ed ancora di più quado lessi quella in Ebraico una ventina di anni fa con un Dizionario Ebraico
da poter consultare, tutti i vecchi schemi crollarono e capii come disse un grande filosofo “il nuovo non è la
miglioria del vecchio.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Ferdinando Caputi.

La piramide di Cheope in un momento particolare. Foto dell’autore.