Nuovo ospedale di Alessandria: spunta come nuova ipotesi il quartiere Galimberti, tra tangenziale e cimitero
Alessandria – Sarà il quartiere Galimberti, area vicina al 118, al centro abitato, all’università ed alla tangenziale, la zona dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale di Alessandria. Tramontata l’ipotesi della costruzione in zona aeroporto, presa in considerazione in un primo momento.
A darne notizia, stamane nel corso di una conferenza stampa all’Azienda Ospedaliera in via Venezia 16, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che, insieme all’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha incontrato la rappresentanza della Conferenza dei sindaci dell’Asl, i direttori dell’Aso e dell’Asl di Alessandria e il rettore dell’Università del Piemonte Orientale.
Trenta i giorni a disposizione, da parte dei sopracitati interlocutori, per pronunciarsi riguardo al parere positivo della zona individuata. Se il parere sarà positivo, entro aprile verrà firmato il protocollo d’intesa, il 30 settembre lo studio di fattibilità tecnico-economico, nel giugno del 2024 sarà consegnato il progetto per diventare poi definitivo entro il 30 dicembre sempre del prossimo anno.
Costo del nuovo ospedale 300 milioni di euro. La nuova struttura, che avrà 538 posti letto (18 in più rispetto a quelli attuali, con incremento in area medica e chirurgica) e avrà l’obiettivo di realizzare 20.000 interventi chirurgici all’anno e 260.000 prestazioni ambulatoriali, sarà acquistata dall’Inail su retrocessione del 21,5% all’anno da parete della Regione Piemonte che, di suo, anticiperà la somma di 30 milioni per poter poter avviare il primo step del progetto.
“Troppo spesso in passato si sono costruite opere pubbliche scoprendo i problemi via via che si procedeva con i cantieri, spendendo più soldi e con tempi più lunghi rispetto alle previsioni – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio – noi pensiamo invece che porsi prima i problemi sia l’approccio corretto di chi amministra i soldi pubblici. Per questo abbiamo approfondito le caratteristiche tecniche dell’area “aeroporto” individuata in un primo tempo ed è emerso che per la messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico sarebbero necessari interventi, al momento non programmati, per circa 160 milioni di euro e tempi molto lunghi. Da qui la decisione di verificare altre zone nelle vicinanze e l’individuazione della zona Borsalino, nel quartiere Galimberti, che richiede interventi per 6 milioni di euro, sostenibili con il bilancio regionale in tempi congrui con quelli stabiliti da Inail, oltre ai 15 già in programma. Lo studio relativo a quest’area sarà trasmesso al Comune di Alessandria, al presidente della rappresentanza dei sindaci dell’Asl, ovvero il sindaco di Tortona, e al presidente della Provincia con l’impegno a far pervenire le osservazioni entro 30 giorni, in modo da procedere secondo la tempistica stabilità dall’Inail. Entro aprile potremo sottoscrivere il protocollo di intesa che dà il via formale all’iter per la realizzazione dell’ospedale di Alessandria”.
“Siamo partiti dall’analisi clinico-gestionale della rete sanitaria alessandrina – ha aggiunto l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – e questo ci ha consentito di dimensionare in modo scientifico il nuovo ospedale, in termini di posti letto, e di tracciarne la corretta impronta a terra, per quanto riguarda l’estensione. Abbiamo le risorse, previste dall’accordo con Inail e a partire da maggio del 2022 abbiamo fatto tutte le valutazioni necessarie per individuare l’area migliore. Dal punto di vista logistico l’area dell’aeroporto sarebbe stata la più idonea, ma le elevate criticità dal punto di vista idraulico e idrogeologico richiederebbero costi e interventi non compatibili con l’esigenza di realizzare l’ospedale al più presto. Per questo abbiamo individuato la nuova area, su cui ora attendiamo in tempi rapidi le osservazioni e il parere del Comune in modo da poter partire con la progettazione”.
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