Coldiretti Alessandria: “Vinitaly: scelte insensate dell’Unione Europea non cancellano 10mila anni di storia del vino”

Alessandria – Non si cancellano diecimila anni di storia del vino che rappresenta uno degli alimenti più antichi sulle tavole di tutto il mondo, ora messo a rischio da scelte e politiche insensate a livello europeo e internazionale.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria che sarà presente con i suoi vertici all’avvio della 55° edizione di Vinitaly a Verona e che vedrà al Padiglione 10 la presenza di numerosi espositori della provincia alessandrina in rappresentanza di un patrimonio vitivinicolo che vanta 12 Doc e 7 Docg, con 10.669 ettari di superficie vitata per una produzione di circa 944.313 quintali e 661.400 ettolitri prodotti, mentre la produzione di uva da tavola è di circa 520 quintali. Numeri che si inseriscono nel quadro vitivinicolo piemontese con 14 mila imprese, 43 mila ettari di superficie vitata, 41 Doc e 18 Docg.
Domenica 2 aprile, alle 9.30, verrà inaugurata Casa Coldiretti, di fronte all’ingresso Cangrande, con in mostra, per la prima volta, la storia millenaria del vino, dalle antichissime origini nel Caucaso fino alla stazione internazionale orbitante Iss passando per popoli, artisti, scrittori, scienziati e condottieri che nel tempo hanno raccontato il nettare di Bacco, che rappresenta un eccezionale motore di sviluppo dell’economia nazionale. Per l’occasione verrà presentato l’esclusivo report della Coldiretti sull’impatto della guerra in Ucraina con analisi e dati in Italia e all’estero, le nuove tendenze e tutti i risvolti occupazionali e produttivi di uno dei settori più dinamici del Made in Italy con un focus insieme al centro Studi Divulga sui consumi degli italiani nell’ultimo anno.
“Il conto alla rovescia è, quindi, iniziato per un evento che ha visto la ripartenza del settore dopo il Covid lo scorso anno e resta un’occasione unica per presentare le ultime novità del comparto al mondo – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Saranno molte le aziende alessandrine presenti alla rassegna, provenienti da tutte le zone della provincia. Realtà importanti che sfidano i rincari che pesano sul comparto vitivinicolo, tanto che le imprese si trovano a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che arrivano oggi a incidere sui bilanci per oltre un miliardo di euro”.
Una bottiglia di vetro costa oltre il 30% in più, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%.
“Dal punto di vista produttivo, il rischio è che la siccità prolungata possa mettere a dura prova la resistenza della vite e avere effetti sulla produzione 2023. Dal lato commerciale, poiché una parte del fatturato viene realizzato con l’export, auspichiamo che questi ingiustificati allarmismi sulle etichette non mettano a rischio un prodotto presente sulle tavole da migliaia di anni e che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea. E’, infatti, del tutto improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici, tipico dei Paesi nordici, al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità a più bassa gradazione come il vino che è diventato l’emblema di uno stile di vita lento, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Inoltre, è importante sottolineare come da parte dei produttori vitivinicoli ci sia una sempre maggior attenzione all’ambiente e alla cura del territorio, ponendo al primo posto la sostenibilità reale e diffusa ‘dal vigneto ai trasporti’, attraverso l’impiego di energie rinnovabili, il risparmio e riciclo idrico, contribuendo a creare un paesaggio attrattivo ed ospitale per l’enoturista.

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