Coldiretti Alessandria: “Commercio: si svuota il carrello ma si spende di più, caro prezzi taglia del 4,7% le quantità”
Alessandria – Il caro prezzi taglia del 4,7% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2023 che sono però costretti però a spendere comunque il 7,7% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che evidenzia l’importanza per i bilanci delle famiglie del settore agroalimentare che sarà al centro di TuttoFood, la fiera che rappresenta il palcoscenico del mondo alimentare che vede protagonista non solo la produzione nazionale di qualità, ma anche la migliore offerta internazionale, rappresentata da espositori provenienti da tutto il mondo.
Anche una numerosa delegazione di Coldiretti Alessandria prenderà parte all’evento, in particolare lunedì 8 maggio, alle 10.30, all’incontro in programma all’Auditorium su “I rischi del cibo artificiale” che vedrà professori universitari, luminari e tutte le associazioni industriali di filiera sul palco per dire NO agli alimenti in provetta.
“La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,1% nel trimestre nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità”, ha affermato Mauro Bianco, presidente Coldiretti Alessandria.
“Le famiglie vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Occorre lavorare ad accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.
Intanto, continua serrata su tutto il territorio provinciale, la raccolta firme per far approvare in tempi brevissimi la legge che vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione dei cibi creati in laboratorio.
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