Tavolo del latte: l’Assessore Protopapa invita la filiera ad avviare tavoli di confronto per trovare nuovi accordi condivisi

TORINO – L’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo ha comunicato oggi ufficialmente i dati sulle importazioni del latte in Piemonte dall’estero nel primo trimestre 2020, durante il tavolo del latte convocato dalla Regione Piemonte e al quale hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni della filiera, produttori e le imprese di raccolta e trasformazione del latte.

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I dati sulle importazioni del latte dall’estero in Italia sono forniti da UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari) del Ministero della Salute.

Si precisa che i dati riportati si riferiscono all’import da Paesi europei, in quanto l’Uvac conferma che nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2020 non ci sono stati arrivi da Paesi Terzi in Italia.

“Secondo i dati forniti dal Ministero risulta che nel 2020 in Piemonte vi sia una minore importazione del latte e confrontando i dati sui flussi di latte estero entrati in Piemonte nel I trimestre 2020 con lo stesso periodo dell’anno 2019 emerge che non vi sia un effetto sostitutivo di latte estero tale da aver comportato un abbassamento dei prezzi del latte piemontese”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa.

Nel 2020 in Piemonte l’ammontare di flussi di latte e derivati importati dai paesi europei nel primo trimestre è stato di 11,2 mln kg, mentre nel 2019 negli stessi mesi di gennaio, febbraio e marzo è stato di 14,9 milioni di kg, segnando quindi nel 2020 un -24%.

Nello specifico l’importazione dai Paesi europei di latte liquido crudo bovino “in cisterna” nel I trimestre 2019 è stato di 730mila kg mentre nel I trimestre 2020 è stato 184.780 kg, ovvero -74%; considerando anche il latte pastorizzato, i quantitativi ammontano a circa 1.050.000 Kg nel 2019 e 330.000 Kg nel 2020, con un decremento del 68%. I volumi di latte liquido importati, proiettati su base annua, corrispondono a meno dello 0,5% di quelli prodotti in Piemonte.

I principali paesi europei da cui il Piemonte importa latte e derivati sono Germania, Francia, Belgio e Olanda (in ordine di quantità import).

L’assessore regionale Marco Protopapa in vista delle prossime stipule dei nuovi contratti, pur conscio della situazione in atto economica con una ripresa auspicata ma sicuramente non celere, invita la filiera ad avviare quanto prima tavoli di dialogo e confronto tra le parti attrici in modo che si possa trovare nuovi accordi e strategia condivise.

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“Una certezza è che la filiera piemontese deve puntare assolutamente sulla qualità che giustifica i prezzi e che presto verrà attuato un progetto di valorizzazione dei prodotti piemontesi anche nelle GDO, sotto un marchio comune regionale che avrà come principio la riconoscibilità qualitativa del prodotto Piemonte”, precisa l’assessore Protopapa.