“Enrico Colombotto Rosso. Allure d’art”: dal 9 giugno al Salone Marescalchi del Castello di Casale Monferrato

Casale Monferrato – Enrico Colombotto Rosso. Allure d’art è il titolo della mostra dedicata al Maestro monferrino che verrà inaugurata il 9 giugno e sarà aperta al pubblico fino al 30 luglio 2023 nel Salone Marescalchi del Castello di Casale Monferrato.
L’evento, curato dal critico d’arte Giorgia Cassini, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Enrico Colombotto Rosso e il Comune di Casale Monferrato e intende celebrare il percorso artistico culturale dell’artista a dieci anni dalla sua scomparsa.
Enrico Colombotto Rosso è stato uno dei protagonisti del secondo Novecento con la sua produzione artistica che lo ha portato a una fama internazionale e questa esposizione si articolerà basandosi su un corpus di opere d’arte ad olio, a tempera e a china, oltre ad assemblaggi e fotografie.
Un’esposizione rappresentativa che si sviluppa quale viaggio di ricostruzione artistica del linguaggio colombottiano; una mostra-evento le cui diverse componenti fantastiche ed immaginifiche si integrano fra loro e contribuiscono a definire alcuni significativi esiti estetici del Maestro.
“Questo omaggio al M° Enrico Colombotto Rosso – chiarisce Gaetano Giacomelli, Presidente della Fondazione Enrico Colombotto Rosso – è un nuovo tassello della Fondazione omonima che vuol far emozionare i visitatori attraverso il ricco mondo surrealista perlustrato dall’artista, conosciuto sia a livello nazionale che internazionale. Un artista di grande creatività e capacità espressiva che coltivando la ricerca interiore è riuscito attraverso immagini con forti contrasti cromatici a carpire le emozioni più profonde dell’uomo. Il tratto che domina le sue tele e i disegni grafici indicano un temperamento forte e libero da schemi suscitando sentimenti contrastanti in colui che osserva le sue opere”.
“In questa retrospettiva, curata nel decennale della scomparsa e titolata Enrico Colombotto Rosso: Allure d’art – commenta la curatrice Giorgia Cassini – ho volutamente posto l’accento su motivi colombottiani poco conosciuti, se non inediti, di questo genio indiscusso dell’arte, rinnovatore della pittura, anticonformista, ribelle. Noto al grande pubblico per proporre nelle sue tele la bellezza contaminata dalla malattia o deformata dallo scorrere dei secoli ed illividita da un anelito di morte o da un corrodimento atto a esaltare l’iconografia di una sinistra nobiltà; risultano invece meno indagate a livello iconologico le opere presentate in questa mostra commemorativa, tanto immaginifiche quanto meravigliose. Significativamente in questa esposizione ho posto l’accento su una cernita di quadri e di fotografie in cui la storia artistica del grande Maestro segue quella umana, ovvero dove si possono leggere tutte le passioni colombottiane con una distanza estremamente più dialettica nei confronti della sua vita e della sua stessa arte per metterne in luce tutta la complessa personalità. La mostra vale dunque sicuramente una visita, oltretutto anche per la splendida cornice in cui è stata allestita: il Salone Marescalchi del Castello di Casale Monferrato, ove l’ampia metratura e la scenografica altezza della copertura permette di ammirare appieno le opere di grande respiro esposte al pubblico per la prima volta. L’esposizione è la prima consacrazione fatta in un complesso espositivo istituzionale italiano organizzata in onore dell’artista con criterio tematico, non cronologico, che mette in luce principalmente l’uomo, il suo mondo e soprattutto il suo dandismo da leggersi nell’ostentazione di una eleganza caratterizzata da individualismo e da ironico distacco dalla realtà mediocre”.
“Una figura di primo piano del panorama culturale che ha avuto contatti con il mondo delle arti, intese in senso ampio e comprensivo, a livello globale. – Sottolinea l’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia – Enrico Colombotto Rosso, dopo aver calcato questi palcoscenici internazionali, ha poi deciso di rinnovare e stringere il suo legame con il suo Monferrato e la nostra città, che ne è la Capitale, non può che accogliere con entusiasmo le sue opere nel Castello, il polo culturale di tutto il territorio”.
Conclude il Sindaco Federico Riboldi: “L’indirizzo strategico dell’Amministrazione ha focalizzato la propria attenzione sulle politiche culturali come strumento di sviluppo per il territorio, sia in termini economici che sociali; un percorso che prosegue con la mostra dedicata a Enrico Colombotto Rosso consentendo inoltre di valorizzare un artista del territorio che ha avuto uno slancio internazionale di assoluto rilievo. Casale Monferrato, oggi, ha una solida identità di città storica, culturale e turistica e luoghi come il Castello Paleologo, con i suoi eventi, sono elementi di un’offerta qualitativamente elevata e sempre più riconosciuta anche dai turisti stranieri”.

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