Marengo: cibo, cultura e storia per valorizzare la bellezza di casa nostra
Nella splendida cornice del Castello di Piovera si è tenuto ieri sera, 9 giugno, il secondo appuntamento della manifestazione “Le belle terre in quattro tappe”
La serata ha avuto come filo conduttore una “tenzone” culinaria in cui si sono sfidati i giovanissimi aspiranti chef dell’ODPF Santachiara di Tortona e del CIOFS-FP Piemonte.
L’evento è nato grazie all’indomita quanto meritevole attività di promozione delle nostre “belle terre” e della Villa Delavo di Marengo di Efrem Bovo, che dello storico edificio è il temporary manager.
L’occasione, però, non è stata solo quella di gustare gli ottimi cibi della nostra tradizione, ma, soprattutto, quella di unire il momento conviviale ad una profonda riflessione sul modo di valorizzare il nostro territorio sfruttando come fulcro e motore un patrimonio che tutta Europa ci invidia, ma che noi sicuramente non sosteniamo a sufficienza: il sito di Marengo.
Fortunatamente, a scuotere l’immobilismo delle istituzioni, esistono associazioni e persone che, se coinvolte e stimolate, possono contribuire a ridare splendore e visibilità a quanto di “bello” il nostro territorio può offrire.
E così, sotto la regia e l’attività “maieutica” di Efrem Bovo, si è parlato di economia green, di storia, di riscoperta di antiche ricette, di promozione turistica, di cultura, di rievocazioni, di scambi di esperienze che possano valorizzare il nostro territorio in rapporto con un passato tanto ricco quanto poco conosciuto.
Il Castello di Piovera, Villa Delavo di Marengo, Napoleone: il bello si trova a pochi passi da casa nostra, basta conoscerlo e valorizzarlo.
La stimolante serata ha messo quindi in evidenza un problema: quello di agire concretamente e con urgenza per non restare isolati dal sempre più copioso flusso di un turismo culturale che interessa, con numeri in rapida crescita, tutta la Penisola.
Non è più il momento di aspettare: occorre promuovere idee e iniziative come queste interessantissime “quattro tappe” nelle nostre belle terre, nelle quali però abbiamo mosso solo i primi passi.
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