Coldiretti Alessandria: “Funghi: sul territorio la ‘vendemmia dei porcini’ registra un +20%, ma a macchia di leopardo”
Alessandria – Dove sono arrivate le piogge, con l’abbassamento delle temperature, si sono create le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi. Una “vendemmia dei porcini” che registra nella provincia di Alessandria un +20%, ma a macchia di leopardo, con alcune zone gettonatissime di esemplari, come Acquese e Ovadese, ed altre decisamente con meno, come Novese e Tortonese.
E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Alessandria con la caccia a porcini, chiodini, finferli e altre varietà entrata nel vivo: le condizioni ottimali richiedono terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco.
A sostenere la svolta positiva è stato un settembre 2023 che ha alternato caldo, pioggia e umidità facendo gioire gli appassionati, dopo un inverno asciutto che ha visto un forte recupero del deficit idrico in primavera ed estate con un aumento del 10-15% di precipitazioni nei primi otto mesi dell’anno rispetto alla media storica, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.
“L’attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. E’ necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica”.
E per chi li acquista Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, anche se esentati dal rispetto della norma di commercializzazione generale, come tartufi e funghi spontanei.
Il consiglio è quello di recarsi nei mercati di Campagna Amica dove molto spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati. E, per buongustai che preferiscono gustarli direttamente nei menù, ci sono i piatti proposti dai cuochi contadini negli agriturismi Terranostra.
“I funghi sono prodotti di valore medio sotto il profilo nutrizionale e contengono in prevalenza acqua, ma anche proteine, carboidrati, sostanze minerali e vitamine. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Possono essere consumati freschi, congelati, essiccati o conservati sottovetro, ma l’attitudine alle diverse preparazioni differisce a seconda delle diverse varietà. La buona stagione è un’opportunità anche per i buongustai che preferiscono cercarli sugli scaffali: in questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione, il luogo di raccolta o coltivazione, che deve essere riportato obbligatoriamente. Una garanzia per sapere se i pregiati frutti del bosco sono Made in Italy o se sono arrivati da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare”.
Durante l’anno se ne consuma in media circa un chilo a testa. Dal punto di vista della sicurezza Coldiretti consiglia soprattutto di non raccogliere funghi “sconosciuti” e di documentarsi sull’itinerario, scegliendo percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche.
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Il decalogo di Coldiretti per il “cacciatore” di funghi
– Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche
– Comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria
– Attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia
– Consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo
– In caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati
– Usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo.
– Non raccogliere funghi sconosciuti
– Verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali
– Pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio
– Per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo.