Venerdì 6 ottobre alla Fondazione Luigi Longo di Castellazzo la storica dell’arte Lia Lenti e il concerto di Gianni Coscia e Enrico Pesce
Castellazzo Bormida – Venerdì 6 ottobre, ore 21, ingresso libero ad offerta, ventesimo appuntamento della rassegna: “E a un certo punto il rosso cambiò colore” organizzato dalla Fondazione Luigi Longo (Cargo21 via Baudolino Giraudi 421- Castellazzo Bormida).
Si inizierà con la conversazione “Il jazz tra colori e note” tra la storica dell’arte Lia Lenti e il giornalista Alberto Ballerino, dedicata in particolare al dipinto “Amstrong – I suonatori di jazz” capolavoro di Ernesto Treccani e più in generale alle opere del maestro esposte in uno spazio a lui interamente riservato. Seguirà il concerto, con tante sfumature jazz, di Gianni Coscia, fisarmonica e Enrico Pesce, pianoforte, dal titolo “A ruota libera”!
Ecco una piccola introduzione al dipinto co-protagonista della serata: tela del 1949 “Amstrong – I suonatori di jazz” di Ernesto Treccani, è stata realizzata quale omaggio a “Satchmo” – soprannome di Louis Amstrong – giunto a Roma nel 1949, accolto come il più grande musicista jazz di tutti i tempi, ma anche come straordinario e, per quei tempi assai coraggioso, testimonial della lotta antisegregazionista. L’evento impressionò a tal punto il pittore che volle dedicargli questo capolavoro conservato nelle sale espositive di Cargo21. E dopo la conversazione, tra la storica dell’arte Lia Lenti e il giornalista de Il Piccolo Alberto Ballerino, ecco il concerto, naturalmente jazz, di Gianni Coscia ed Enrico Pesce.
«Ogni concerto è un momento molto bello e molto impegnativo. Ogni volta Gianni, senza preavviso, decide di virare oltre la scaletta iniziando a deliziare il numerosissimo pubblico con i suoi racconti intriganti e pieni di energia facendoli seguire da esecuzioni di brani bellissimi legati al repertorio anni ’30 e ’40 della musica italiana. Una sorta di costante “ammutinamento” nei confronti della musica swing e jazz americana di quegli stessi anni, musica prevista dalla scaletta. Secondo Gianni, e a ragione, la musica italiana di quegli anni non aveva nulla da invidiare a quella coeva americana. In ogni performance il grande musicista, sempre deciso a far comprendere al pubblico il significato delle sue argomentazioni, tira fuori dalle sue dita brani sempre diversi da quelli concordati» le parole di Enrico Pesce, pianista e ideatore del trio.
La rassegna “E a un certo punto il rosso cambiò colore” è curata artisticamente da Paolo E. Archetti Maestri ed Eugenio Merico degli Yo Yo Mundi. Patrocinata dal Comune di Castellazzo Bormida con la collaborazione de l’Associazione Gioco del Mondo, l’Associazione Memoria della Benedicta, Radio Gold, Ristorazione Sociale “Ristò”, Vignale Danza e Artemusica.
Per info e prenotazione posti a sedere: 393.90940042 – 333.3370203.
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