Donna rapinata ai giardini della stazione: arrestati due minori

Alessandria – Lo scorso 29 gennaio, alla Sala Operativa della Questura di Alessandria, era arrivata la richiesta di aiuto di una donna, in lacrime, la quale riferiva di trovarsi all’interno dei giardini della stazione e di essere stata aggredita e rapinata, fornendo una descrizione degli autori del fatto e indicando la direzione di fuga degli stessi: tre ragazzi apparentemente molto giovani, di etnia probabilmente nordafricana, allontanatisi verso Piazza Garibaldi.
Subito, le Volanti, che si trovavano a transitare proprio in quella zona, giungevano sul posto e, in particolare, mentre un equipaggio prendeva contatti con la vittima, una seconda autovettura di servizio riusciva a intercettare due persone, corrispondenti alla descrizione fornita dalla donna, all’altezza dell’ex Teatro Comunale.
Accompagnati in Questura tutti i soggetti coinvolti, veniva poi ricostruita la vicenda: la donna, che lavora come commessa al McDonalds della stazione, aveva già notato i tre che la osservavano, nei pressi dell’esercizio commerciale all’orario di chiusura confabulando tra loro, e avevano continuato a tenerla d’occhio anche al momento dell’uscita dal lavoro. L’avevano poi anche seguita, forse pensando che potesse trasportare gli incassi della serata, attendendo il momento propizio per colpire, e cioè quando la vittima era arrivata in una zona poco illuminata di Viale della Repubblica. Qui, uno dei tre le si era parato davanti, le aveva sferrato alcuni calci e le aveva strappato di mano il telefono cellulare e il portafoglio che la donna trasportava, per poi darsi alla fuga insieme a un altro soggetto. In soccorso della ragazza era arrivato un passante, il quale le offriva il proprio telefono cellulare per allertare le Forze dell’Ordine: proprio in questo frangente, il terzo complice, rimasto indietro, avendo presagito l’imminente arrivo della Polizia, aveva finto di voler aiutare la donna, forse per sviare i sospetti, per poi allontanarsi repentinamente anche lui.
I due soggetti fermati dalle Volanti, minori non accompagnati di sedici anni nordafricani, erano stati sottoposti a perquisizione personale e, addosso agli stessi, era stato trovato lo smartphone della donna e la somma di denaro che la stessa aveva nel portafoglio, divisa tra i due. Inoltre la vittima, che li aveva notati con i poliziotti al momento del rientro in Questura, li aveva riconosciuti. I due sono stati tratti in arresto per il reato di rapina in concorso.
Inoltre, uno dei due ragazzi aveva con sé un ulteriore cellulare del quale non sapeva giustificare il possesso, lasciando presagire che si fosse reso autore, nel corso della serata, di un ulteriore furto, per il quale veniva deferito all’Autorità Giudiziaria. Di tale sospetto, la conferma arrivava nella giornata successiva, quando una persona si portava presso l’Ufficio Denunce della Questura proprio per denunciare il furto del cellulare rinvenuto dai poliziotti.
Il terzo soggetto coinvolto nella rapina, appena maggiorenne, sempre di nazionalità egiziana che si era finto soccorritore, era rintracciato alcuni minuti dopo da un terzo equipaggio delle Volanti nei pressi della stazione ferroviaria: a tradirlo, alcuni dettagli della felpa che indossava, che erano stati descritti dalla donna, e le videoriprese del sistema di sorveglianza della stazione ferroviaria, che lo avevano immortalato in compagnia degli altri due pochi minuti prima della rapina. Quest’ultimo individuo è stato denunciato in stato di libertà, sempre per il reato di rapina in concorso.
I due minorenni sono stati condotti al C.P.A. di Torino nei giorni successivi, e l’A.G. ha convalidato l’arresto, disponendo poi la custodia cautelare presso il carcere minorile di Torino.

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