Giovedì 29 febbraio al “Vivaldi” di Alessandria si parla di Ligeti e della tradizione degli studi per pianoforte

Alessandria – Inizierà con una conversazione introduttiva tra il pianista Fabio Grasso e l’allieva Sara Marchetti  il quarto appuntamento del ciclo Suonare, capire la musica d’oggi, la nuova rassegna di musica contemporanea ideata dal professor Sergio Lanza, e dedicata per l’anno accademico 2023/2024 al compositore György Ligeti, di cui ricorre il centenario della nascita (1923-2023).
Il concerto, a ingresso libero, che si svolgerà giovedì 29 febbraio alle ore 18 in Auditorium Pittaluga (via Parma, 1 – Alessandria) sarà interpretato dal pianista, docente e compositore Fabio Grasso, il titolo è evocativo: Ligeti e la tradizione degli Studi per pianoforte: le declinazioni del cromatismo e l’evocazione di Varsavia e, dopo la conversazione/spiegazione introduttiva cui abbiamo accennato, contempla l’esecuzione di un ricco programma di composizioni pianistiche.
Si inizierà infatti con Claude Debussy e il suo Étude n. 10 “Pour les sonorités opposées” (1915), per proseguire naturalmente con una serie di brani György Ligeti quali Étude n. 5 “Arc-en-ciel” (1985), Étude n. 9 “Vertige” (1994) ed Étude n. 6 “Automne à Varsovie” (1985). Il tutto intervallato da brani di Frédéric Chopin quali Étude op. 25 n. 6 (1836), Étude op. 25 n. 10 (1836) ed Étude op. 25 n. 11 (1836);  Aleksandr Skrjabin Étude op. 65 n. 1 (1912) e da una composizione dello stesso Fabio GrassoÉtude Impromptu – hommage à Ligeti (2007).
Fabio Grasso racconta così il programma proposto:
I programmi proposti in questa serie di concerti, che il Conservatorio Vivaldi dedica a Ligeti, mostrano come nel pensiero del compositore siano confluite diverse importanti componenti del Novecento musicale europeo, variamente rielaborate e arricchite da spunti ispiratori multiformi, anche in virtù di una straordinaria vastità di interessi culturali.
Questo incontro mira a delineare alcune relazioni fra gli Studi di Ligeti e la grande tradizione storica di questa tipologia di composizione pianistica, evidenziando soprattutto come certe loro peculiarità armoniche si presentino in piena continuità con il lungo filone che parte da Chopin e passa per autori del primo Novecento come Debussy e Skrjabin. Gli accostamenti dei 9 Studi in programma puntano principalmente a mettere in luce affinità e differenze nel trattamento del cromatismo, fenomeno determinante ai fini dell’evoluzione e poi della dissoluzione del linguaggio tonale. Ma dal percorso di ascolto affiora anche una tematica ispiratrice extramusicale: la profonda affezione provata da Chopin e da Ligeti per Varsavia, città che per le note vicende biografiche gioca un ruolo centrale nell’universo creativo chopiniano, e che per altre non meno dolorose ragioni assume una forte valenza simbolica anche nell’immaginario ligetiano, costituendo un ulteriore punto di contatto fra due compositori molto più correlati di quanto la distanza cronologica e stilistica lasci supporre.

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GLI INTERPRETI DEL CONCERTO
Fabio Grasso compie i primi studi musicali a Vercelli, sua città natale, coi maestri M. Barasolo e J. Micault. Si diploma in Pianoforte a 17 anni con lode e menzione da privatista a Cuneo; consegue poi il diploma di Composizione a Milano con S. Gorli e U. Rotondi, e la laurea con lode in Lettere classiche all’Università del Piemonte Orientale. Si perfeziona in pianoforte con M. Vincenzi e M. Tipo, in composizione con G. Manzoni e F. Donatoni; ottiene infine il diploma accademico di secondo livello al Conservatorio di Alessandria.

Nel 1996 vince il Concorso pianistico di Orléans, specializzato nella musica del 900 e contemporanea (della stessa competizione è anche membro di giuria nel 2012). In seguito a tale affermazione svolge intensa attività concertistica e discografica in varie città europee, soprattutto francesi. Finalista del Concorso Busoni nel 1999, in ambito compositivo vince i primi premi dei Concorsi Ginastera di Buenos Aires e Journées de la jeune musique a Marsiglia; svariate sue composizioni solistiche, cameristiche e sinfoniche vengono eseguite in Europa e in America.
Dal 2007 al 2010 tiene alcune masterclass sugli Studi di Ligeti per istituzioni europee, del Canada e degli USA, in collaborazione con la pianista Letizia Michielon, eseguendo interamente il secondo e il terzo libro.
Fra il 2007 e il 2022 suona le 32 Sonate di Beethoven e la quasi totalità delle opere pianistiche di Schumann in due cicli concertistici progettati rispettivamente a Vercelli e a Venezia.
Dal 2021 è docente al Conservatorio Vivaldi, dopo 16 anni di insegnamento al B. Marcello di Venezia. – www.fabiograsso.eu

Sara Marchetti ha conseguito il diploma di primo livello in Pianoforte a indirizzo interpretativo presso il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria. Successivamente, interessata ad approfondire le tematiche in ambito educativo, ha intrapreso il percorso di studi presso il Dipartimento di Didattica della Musica, conseguendo due diplomi di secondo livello, nell’indirizzo strumentale e in quello di didattica generale. Sempre ad Alessandria frequenta attualmente il secondo anno del biennio in Pianoforte a indirizzo Pianista Collaboratore; durante il corrente anno accademico partecipa alla stagione di eventi ligetiani organizzata dal Conservatorio.
La rassegna sarà realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Tutte le informazioni sul sito in continuo aggiornamento www.conservatoriovivaldi.it