Dott. Garavelli: noi infettivologi ci prepariamo ad una nuova “ondata” di Covid
La notizia odierna è la risalita a livello nazionale dell’indice Rt: quello medio è 1,01, mentre in Piemonte siamo all’1,06.
Ne abbiamo parlato con l’alessandrino Pierluigi Garavelli, primario di Malattie Infettive all’ospedale universitario “
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Dott. Garavelli, con questi dati dobbiamo temere qualche altro lockdown?
“Il nostro Governo non ha altre strategie. Sperava nel clima. È andata a buca! Spera nel vaccino, ma sa benissimo che non sarà prontamente disponibile e poi si rischia che malfunzioni!
Ha “tolto” il Plaquenil e ha visto scippare da Trump il Remdesivir! Quindi nessuna terapia antivirale precoce a casa e in ospedale!
Non resta che il solito lockdown con questa volta la morte definitiva del Paese.
Ci saranno a questo punto i forconi in piazza? Non lo escludo, quando gli Italiani saranno al verde e non manca molto!
Purtroppo alcuni mesi fa su “Libero” lo avevo vaticinato! Troppo facile perché da subito si era capito che non si hanno altre idee che le chiusure e raccontare del vaccino!
Il Covid, però, viene disattivato dai raggi solari…
“E’ vero, ma la trasmissione di Covid è ridotta ma non azzerata .”
Ma è ipotizzabile allora una nuova ondata di Covid?
“Noi infgettivologi ci prepariamo a nuova “ondata” , che comunque non sarà ad ondata ma costituita da casi in aumento senza queste caratteristiche!
In questi mesi irreali in cui ogni giorno è uguale al precedente ed al successivo senza soluzione di continuità, in un disperato ed urlante silenzio, nei nostri piccoli fortini infettivologici ci si sta preparando alla potenziale prossima ondata di Covid, con la coscienza che la retorica e le celebrazioni troppo precoci nulla servono, avendo bisogno di tanta forza e coraggio nei prossimi mesi, non avendo più forza e coraggio …”
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