Uova e colombe di Pasqua: dove smaltire gli imballaggi? I consigli di Gestione Ambiente

Alessandria – Appena concluse le feste di Pasqua ci si ritrova con una montagna di imballaggi da smaltire. Ma come fare? In questo articolo, vi spieghiamo come differenziare correttamente gli imballaggi di uova di Pasqua e colombe, per un riciclo responsabile.
UOVO
L’incarto in plastica, alluminio o in poliaccoppiato va nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e lattine; se è in tessuto non tessuto (detto anche TNT) va conferito nel contenitore del secco non riciclabile. Altrimenti, conservatelo: potrà tornare utile per creare degli aquiloni, per rivestire libri, per incartare dei regali in maniera originale e personalizzata.
I cordoncini, fiocchi, nastrini, lacci utilizzati per chiudere le confezioni fanno sempre comodo in casa, ma se volete liberarvene dovrete buttarli nel secco non riciclabile.
La coppetta in plastica, ovvero il sostegno per contenere l’uovo di cioccolato, va negli imballaggi in plastica e lattine.
I foglietti delle istruzioni della sorpresa e il cartoncino che riporta la marca e la lista degli ingredienti vanno nella raccolta differenziata di carta e cartone.
La sorpresa (della quale deciderete voi cosa farne), di solito è custodita in un sacchetto o in una capsula di plastica: anche questi vanno conferiti nel contenitore degli imballaggi in plastica e lattine.
COLOMBA
L’imballaggio esterno di cartoncino o cartone va nel contenitore della carta. Prima di smaltire la scatola è importante anche rimuovere eventuali parti non cellulosiche come la maniglia, che non è riciclabile e va nel secco non riciclabile.
Il sacchetto interno (che avvolge la colomba) in plastica trasparente va nel contenitore degli imballaggi in plastica e lattine.
Il cordoncino o nastro utilizzato per richiudere il sacchetto va smaltito nel secco non riciclabile.
Lo stampo in carta antiaderente a contatto con la colomba va nell’apposito contenitore della carta se senza pezzi di colomba; nel contenitore dell’umido se ha residui di cibo ed è certificato compostabile.
Per qualsiasi dubbio si può consultare il “Dove lo butto?” sul sito www.gestioneambiente.net o scaricare l’app Junker.

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