A Castelnuovo si lavora per la 22° giornata Franca Cassola Pasquali
CASTELNUOVO SCRIVIA – Sarà un concerto coraggioso, quello organizzato a Castelnuovo Scrivia in occasione della 22ª Giornata Franca Cassola Pasquali. E coraggioso è Helenio, il figlio della signora Franca e di Giannino Pasquali, mancato ad inizio anno con un unico desiderio: “Andare avanti”.
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Giannino non ha visto lo tsunami Coronavirus, che tuttora sta costringendo il mondo a modificare le proprie abitudini a causa di un’emergenza sanitaria non ancora passata. “Sarà difficile – spiega Helenio Pasquali -, ma l’ho promesso a mio padre: sarà un evento diverso e con grandi stravolgimenti, ma ce la faremo, insieme alle numerose istituzioni che ci sostengono, ai volontari dell’associazione Franca Cassola Pasquali e alla dottoressa Maria Grazia Pacquola. Ci vogliamo provare e lo facciamo per tutte quelle donne malate di tumore al seno e per le loro famiglie”.
In queste ore si sta lavorando per la probabile data dell’11 settembre e ragionando, al tempo stesso, anche su un’altra location che potrebbe non essere la piazza medievale, ma che resterà comunque in paese.
Le misure anti Covid-19 impongono infatti un pubblico di non oltre mille persone, che dovrà essere distanziato e fatto sedere. Sarà obbligatoria una prevendita di biglietti: “Solo per quest’anno, perché dal prossimo si torna con la formula dell’ingresso ad offerta – prosegue Helenio -: vi daremo emozioni in piena regola, grazie all’amministrazione comunale e a chi ci sta aiutando in Prefettura e in Questura per il disbrigo delle pratiche. La nostra sicurezza sarà garantita, come sempre, dalle forze dell’ordine, dagli uomini della Protezione civile, della Croce rossa e dalla macchina di volontari impegnata tutto l’anno a sostegno del nostro sodalizio”.
Sarà il primo concerto, in provincia di Alessandria, con questi numeri e post lockdown, con un artista molto sensibile e attento alle cause sociali: “Porteremo sul palco l’ultimo progetto voluto da mio papà insieme alla dottoressa Maria Grazia Pacquola: avere sul territorio ambulatori medici che siano sempre più vicini ai bisogni della popolazione. La prevenzione e la cura nella lotta al cancro alla mammella devono potersi espandere a macchia d’olio e arrivare a quante più persone possibili”.