Rissa a Montecitorio: Enzo Amich sospeso sette giorni

Roma – Assieme ad altri dieci parlamentari, anche l’onorevole monferrino Enzo Amich è stato sanzionato con la “censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari” per sette giorni a seguito della rissa scoppiata nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 giugno a Montecitorio, mentre andava in scena una protesta delle opposizioni durante la discussione sull’autonomia differenziata.
Il provvedimento dell’Ufficio di Presidenza della Camera è arrivato ieri sera. Queste le sanzioni complete: Igor Iezzi della Lega è stato sanzionato con la censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari per 15 giorni; Enzo Amich, Gianmarco Cangiano e Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), Domenico Furgiuele (Lega) e Nico Stumpo (Pd) per sette giorni; Leonardo Donno (Movimento 5 Stelle) per quattro giorni; Vincenzo Amendola (Pd) e Stefano Candiani (Lega) per tre giorni; Arturo Scotto e Claudio Michele Stefanazzi (Pd) per due giorni.
I provvedimenti disciplinari sono stati adottati con dieci voti a favore e sei contrari. 
I fatti.
Tutto aveva avuto inizio quando il pentastellato Leonardo Donno si era avvicinato al ministro Roberto Calderoli per avvolgerlo con una bandiera italiana. Oltre ai commessi erano intervenuti anche diversi deputati della maggioranza e ne era nato un parapiglia: Donno sarebbe stato colpito da un pugno allo sterno e per questo trasportato in ospedale.
Successivamente, nel corso di un’intervista, aveva fatto i nomi di alcuni parlamentari che lo avrebbero aggredito, fra cui quello di Amich.
Il politico monferrino aveva replicato sostenendo di essere intervenuto solo per dividere i contendenti e di non aver mai colpito nessuno.

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