Stelle e farfalle fra le colline del Monferrato: Vignale in Danza 2024

Lei si chiama Michela Maggiolo. L’ho conosciuta in occasione di uno splendido concerto, ad Oviglio, per arpa e violino, dal titolo fascinoso Le corde dell’anima per il quale avevo pubblicato un articolo decisamente positivo…

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(vedi:https://www.alessandria24.com/2024/01/31/lineffabile-e-dolce-malinconia-di-unarpa-e-di-un-violino-michela-maggiolo-ed-alessandra-sacchi-in-concerto-ad-oviglio/ )

Ma poi ho scoperto che Michela Maggiolo è anche la Direttrice Artistica di una manifestazione culturale di primordine e anche davvero storica del nostro Monferrato: Vignale in Danza. Quando mi ha chiesto se ero interessato a fare quattro parole per entrare nell’universo di questa manifestazione e parlarne su questo giornale, ne sono stato onorato e felice.

In un vortice di rimembranza sono tornato ai miei vent’anni. Io allora non sapevo nulla, ma proprio nulla, di danza. Tantomeno di quella contemporanea. Poi ricevetti la telefonata di un amico – con il quale condividevo e condivido l’amore per la musica detta classica – che mi invitava ad andare con lui a Vignale per una serata di balletto del ‘900. Per attirarmi in quella dimensione a me sconosciuta mi parlò di Ravel e di Mahler, due grandi compositori da me amatissimi. E di una grande ballerina: Luciana Savignano. Anche alla mia abissale ignoranza quel nome qualcosa diceva: una figura sottile, molto androgina, un viso spigoloso quanto espressivo. Va bene: andiamo. Ero assai scettico, mentre ci accomodavamo sul balconcino prospicente il palcoscenico: vista un filo lontana, ma ottimale. E poi il buio. E poi un palco rotondo. E intorno al palco un gruppo di uomini seduti su sedie impagliate, da osteria. E nel centro del palco lei, fra ombre caravaggesche e l’estrema fascinazione di un corpo così androgino. Che istiga ad uno ad uno quegli uomini con sfrenata arte seduttiva. Incredibile, indimenticabile. Ma infine la poesia pura dell’Adagetto dalla Quinta Sinfonia di Mahler, ballato da Luciana Savignano che se volasse, some una magica farfalla fra le colline del Monferrato. Imparai ad amare il balletto quella sera a Vignale e non ho più smesso. E ora eccomi con l’attuale organizzatrice, da 4 anni, di questo Festival che ha davvero un posto speciale nel mio cuore.

Bene, premesso che consiglio a tutti di andare a cliccare su www.vignaleindanza.com per scaricare programmi esplicativi e tutto quello che di utile potrete trovare, vorrei focalizzare per voi e con voi alcuni degli spettacoli che più hanno, ad un primo sguardo, attirato la mia attenzione. Intanto l’inaugurazione, il 28 Giugno, con Pierino e il Lupo. Lo spettacolo fa capo all’istituto Umberto Eco di Alessandria. L’Orchestra del liceo musicale diretta dal prof. Enrico Pesce, i costumi dell’Istituto Vinci – Nervi – Fermi di Alessandria. Le meravigliose musiche di Sergej Prokof’ev saranno il nervo della serata, ma ci sarà anche la voce narrante del grande Enrico Beruschi.

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Ma non solo. Fra le tantissime proposte (il Festival andrà di fatto avanti sino al 3 Novembre) mi ha colpito quella del 1° Luglio: Back to Dance, della Kataklò Atheletic Dance Theatre. Una serata che celebra il desiderio di danzare come inno alla vita e alla socialità. Dalle note di scena apprendiamo che: Giulia Staccioli, insieme all’attivo contributo artistico dei sei danzatori in scena, firma uno spettacolo che accosta frammenti inediti e di repertorio, portabandiera di un messaggio di speranza: balliamo! Lidea del ritorno diventa fil rouge per tutte le scelte artistiche e così i costumi, riadattati e rinnovati da vecchie produzioni, perseguono lo stesso ideale di recupero. Back to dance si svolge in un tempo unico che affronta quattro tappe differenti: l’umanità, la mitologia, l’eroismo e la leggerezza. Racconta quella umana voglia condivisa di ricominciare, di continuare a vivere nonostante le esperienze oscure e soffocanti; anche quando crollano tutte le certezze, l’uomo sa ricostruirsi e rialzarsi. La conquista è una rinnovata leggerezza.

Altro appuntamento molto interessante, quello del 3 Luglio, Totem Tango. Sono molto intriganti le note sul sito: E se tutto ciò che ti circonda fosse in equilibrio? Lui, lei e il loro mondo sospeso su mattoncini colorati…tra salti, piroette e lanci, attimi di suspense colmeranno quelle instabilità. Un dialogo all’ultimo incastro che solo un tango appassionato può coronare! Vi é mai capitato di ritrovare il vostro gioco preferito chiuso nella scatola dei ricordi? Quel gioco che é cresciuto con voi, che era presente nei primi litigi, nelle prime sfide e magari, anche nel primo amore! A loro é capitato ed hanno deciso di rivivere tutte quelle esperienze nel loro mondo sospeso su mattoncini colorati…tra salti, piroette e lanci, attimi di suspense colmeranno quelle instabilità. Un dialogo all’ultimo incastro che solo un tango appassionato può coronare! Mica male no, come intrigante emozione? Interpreti: Irene Contadini & Matteo Pallotto con la Compagnia Teatro Bislacco.

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Poi, per gli amanti del balletto classico, due serate imperdibili. La prima il 5 Luglio, con la Compagnia del Nuovo Balletto Classico di Reggio Emilia. Una serata, che vuole essere un omaggio alla bellezza del balletto e alla grande danza in tutti i suoi stili. E che vede in scena i ballerini della Compagnia del Nuovo Balletto Classico. Il Gala vedrà̀ alternati sul palco varie suite e pas de deux tratti dai principali balletti del repertorio classico. E la seconda è dedicata, il giorno successivo, 6 Luglio, all’intramontabile classico Lo Schiaccianoci. In questa occasione la musica sublime di Ciaikowskij verrà proposta con la coreografia storica di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri imperiali russi, mentre l’Allestimento sarà del Nuovo Balletto Classico e National Ballet of Ucraine, con i Ballerini della Compagnia NBC.

Un programma che a leggerlo tutto è assolutamente fantastico, e ancora una volta vi invito a scandagliare il sito www.vignaleindanza.com … troverete senza dubbio uno o più spettacoli che attireranno la vostra attenzione e magari il vostro entusiasmo…e allora, arrivederci a Vignale, no?