Il regista tortonese Davide Morando si lancia nell’animazione. Pronto il suo primo cortometraggio animato
TORTONA – Il regista tortonese Davide Morando ha concluso il suo primo cortometraggio di animazione.
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“‘We met at the end of the world’ – spiega il giovane regista – è il mio primo cortometraggio d’animazione, è stato definitivamente completato in questi giorni ma è un progetto che nasce più di un anno fa dall’esigenza di rispondere ad una domanda. ‘Perché iniziare qualcosa quando si sa già che finirà?’ È una domanda che mi facevo da parecchio tempo e non solo nell’ambito delle relazioni interpersonali ma anche nel lavoro e nell’arte. La storia, in questo caso, racconta di due creature indefinite che si incontrano e si innamorano 30 secondi prima della fine del mondo. Avranno voglia di conoscersi anche solo per quei pochi secondi?”
Una scelta, quella di passare all’animazione, dettata dall’esigenza di poter lavorare senza filtri intermedi.
“Sono un grande ammiratore dei cortometraggi di animazione – continua Morando –, molte volte hanno la capacità di unire storie piene di vita e di emozioni ad una grande leggerezza di fondo. È una miscela potente e ancora sottovalutata. La storia che volevo raccontare aveva una grande intensità che solo la leggerezza dell’animazione riusciva a veicolare nel modo giusto. L’altra ragione per cui ho deciso di addentrarmi nel mondo animato è che lavoro da qualche anno nel cinema e nella televisione. La grande forza del cinema, ciò che lo rende davvero speciale, è che è l’unica forma d’arte creata da più persone insieme. Non è l’opera di un singolo autore ma è l’insieme di centinaia di menti che collaborano per creare un prodotto artistico. È qualcosa di unico. A volte, però, un creatore può sentire l’esigenza di voler veicolare un sentimento senza filtri intermedi se non quelli che vanno dalla propria testa alla propria mano (che già quelli sono filtri imponenti). L’animazione mi ha dato questa possibilità”.
A breve il lavoro di Davide Morando verrà presentato nei festival di settore.
“Il cortometraggio – conclude – è stato ufficialmente completato da poco, ora sta per iniziare il giro dei festival di settore. Speriamo che più persone possibili possano vederlo e che possa trasmettere qualcosa di forte al pubblico. La distribuzione dei cortometraggi è ancora un mondo con molti difetti però qualcosa si sta smuovendo, di recente altri cortometraggi a cui ho lavorato sono stati distribuiti su Amazon Prime Video o comprati da broadcast televisivi e non escludiamo che anche questo possa avere lo stesso circuito distributivo”.