Alessandria: il Centrodestra ha documentato e certificato il fallimento della Giunta Abonante

Alessandria. Mentre il Sindaco Abonante certifica, con un clamoroso rimpasto a suon di poltrone distribuite alla scadenza delle sue cambiali elettorali e con la distribuzione di diverse coltellate alla schiena inferte a chi lo aveva sostenuto ed accompagnato nella quotidiana pratica amministrativa, il fallimento dei primi due anni di guida cittadina di centrosinistra, l’opposizione di centrodestra si è ritrovata unita davanti ad un foltissimo pubblico per denunciare il degrado della città e la mancanza di una qualsiasi visione amministrativa del primo cittadino di Alessandria.
Il pubblico incontro svoltosi oggi, 8 luglio, al salone del Centogrigio ha visto la partecipazione di tutti i capi gruppo dei partiti e movimenti di opposizione a Palazzo Rosso: Davide Buzzi Langhi, Mattia Roggero, Luigi Sfienti, Emanuele Locci.
Sono intervenuti anche l’On. Molinari, l’ex Sindaco Gianfranco Cuttica, Silvia Straneo, Fabrizio Priano,  il segretario della Lega Alessandro Ronny Rolando , Alessandro Traverso, Enrico Bussalino, neo assessore regionale, mentre tra il pubblico erano presenti molti altri esponenti dell’opposizione.
Non si è trattato, però, solo di una “parata” di protagonisti, ma di un concreto atto di accusa nei confronti dell’Amministrazione Abonante fatto di nomi, date e fatti che hanno denunciato e certificato due anni di una amministrazione intenta solo alla politica del non fare, del rimandare, del bloccare l’opera messa in atto da chi l’ha preceduta.
“Vediamo sgretolarsi quello che avevamo costruito con passione” ha tuonato l’ex sindaco Cuttica.
In effetti, mentre il sindaco Abonante ha scatenato la guerra delle poltrone, l’elenco delle cose non fatte, di quelle rimandate, di quelle non decise è lunghissimo.
Attualmente il caso più eclatante è quello della ventilata svendita di Amag, dopo l’assurdo valzer di amministratori, con il correlativo timore dei conseguenti licenziamenti, ma le situazioni che la giunta Abonante non è stata in grado di affrontare, neppure avendo a disposizione fondi ingenti, sono moltissime.
Facciamo un breve elenco: la Centrale del Latte abbandonata al suo destino, con la perdita di 40 posti di lavoro, la perdita di controllo del Cissaca, la ristrutturazione del Teatro Comunale che non procede (e i tempi richiesti per l’ultimazione corrono rapidi), la Chiesa di San Francesco, il secondo ponte sul Bormida di cui si sono perse le tracce, gli ostacoli posti all’individuazione dell’area per il nuovo ospedale, la mancanza di un piano per la logistica, l’incapacità di organizzare manifestazioni di qualità, le tante parole gettate al vento sul destino ormai segnato dell’Alessandria calcio.
Questi ed altri i casi evidenziati dagli intervenuti.
Il tutto mentre il degrado urbano è sotto gli occhi di tutti, la sporcizia in città aumenta di pari passo con il costo del servizio, il senso di insicurezza, specie nelle ore notturne e nei sobborghi aumenta, i buchi nell’asfalto non vengono tappati, ma si spendono centinaia di migliaia di euro per delle ridicole “corsie ciclabili” che si stanno cancellando con la stessa velocità con cui sono state tracciate.
Davanti ad un simile degrado, è stato molto apprezzato dal pubblico intervenuto il fatto che gli esponenti del centrodestra cittadino abbiano voluto dare una pubblica dimostrazione di competenza, unità e coerenza.
Basterà per invertire una situazione che rischia di compromettere in maniera irreparabile il futuro della nostra città?

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