“L’altro Monferrato”: in cammino tra natura, poesia, arte e teatro

Provincia di Alessandria – Dai vigneti di Rocca Grimalda e Carpeneto, raccontati in versi, alla piazza di Molare, con le evoluzioni acrobatiche della compagnia catalana, l’Atapeida, fino alla grande kermesse manzoniana che animerà il borgo di Casaleggio Boiro, ai piedi del ‘castello dell’innominato’.
Il programma proposto da Agriteatro parte giovedì 29 agosto con una passeggiata panoramica accompagnata da “Versi Divini” attraverso le vigne eroiche di Rocca Rondinaria e, sabato 31 agosto, continua con una visita guidata da Franco Boggero in collaborazione con il FAI di Alessandria sulle tracce della Molare medievale che culminerà in piazza con il vortice acrobatico di “Esberlar”, il coinvolgente spettacolo dei catalani Atapeida, per la prima volta in Italia. La settimana si chiuderà domenica 1 settembre con una giornata di festa ai piedi del Castello di Casaleggio Boiro, il maniero che fu scelto da Sandro Bolchi come set dei suoi Promessi sposi. Qui,
alle ore 18, sarà di scena “La lunga notte dell’innominato”, un evento a cura di Gianni Masella dove storia, teatro e letteratura si intrecciano in un racconto che evoca le atmosfere più gotiche dell’opera manzoniana, con gli storici Luca Badini Confalonieri (Università di Torino) e Antonella Rathschuler, e la partecipazione dell’attrice Mariella Speranza.

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Giovedì 29 agosto, ore 18 – Tra Rocca Grimalda e Carpeneto
PASSEGGIATA POETICA TRA I VIGNETI
Passeggiata panoramica attraverso le vigne eroiche Rocca Rondinaria, nel territorio tra il Comune di Rocca Grimalda e quello di Carpeneto, per assaporare uno dei paesaggi più caratteristici del Monferrato. A seguire, aperitivo tra i vigneti, con degustazione di rosato Cincinnato e Timorasso Gagà accompagnati dalle rime di… VERSI DIVINI, con Gianni Masella e Mariella Speranza.
L’appuntamento è sulla Provinciale 199 presso Villa Specola.
Gianni Masella Attore e regista. Con gli insegnamenti di Aldo Amoroso si forma come attore e regista presso la scuola di recitazione “La Quinta Praticabile” di Genova. Dal 2002 collabora strettamente con il Teatro della Tosse, partecipando in qualità di regista assistente a diverse produzioni dirette da Tonino Conte (tra cui “Il Naso di Gogol” e “La leggenda aurea di Jacopo da Varazze”) e da Emanuele Conte (“2984” e “Il viaggiatore onirico”), si occupa anche delle regia per il progetto “La storia in gioco” e dirige alcuni spettacoli per bambini e ragazzi (“Volta la carta”, “I viaggi di Gulliver” fra gli altri) e gli spettacoli/avvenimento di capodanno 2010 e 2011. Diverse anche le partecipazioni, come attore, in diverse produzioni, ultima della quali “Shakespeare by night”, per la regia di Emanuele Conte e Amedeo
Romeo, in tournè nel 2022 e 2023. Parallelamente all’attività teatrale porta avanti da anni quella laboratoriale, di teatro, canto e musica, all’interno di diverse scuole di Genova e provincia. Dal 2008 è impegnato come direttore artistico, insieme a Maria De Barbieri, del progetto “AgriTeatro” e della rassegna “L’AltRo Monferrato”. Dal 2016 collabora con il Teatro Sociale di Camogli, in qualità di consulente per la direzione artistica e l’organizzazione. Dal 2019 collabora col Centro di Formazione Artistica di Luca Bizzarri.
Mariella Speranza Diplomata alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 1995. Lavora dal 1996 al 2007 nelle produzioni del Teatro della Tosse dirette da Tonino Conte e da Sergio Maifredi. Con la compagnia Gank, diretta da Alberto Giusta e Antonio Zavatteri, prende parte a quasi tutti gli allestimenti da “Otello” di W. Shakespeare alla “L Bottega del caffè” di C. Goldoni. Con il Teatro Stabile di Genova partecipa a numerosi spettacoli diretta da Anna Laura Messeri, Massimo Mesciulam, Marco Sciaccaluga, Benno Besson, Filippo Dini. Con la compagnia Salamander, diretta da Marco Ghelardi, partecipa a molti allestimenti shakespeariani, da “Antonio e Cleopatra” a “Sogno di una notte di mezza estate”. Interpreta i monologhi “EVA” da M. Twain diretto da Gianni Masella e “Dove va la vita” di M. Guigon regia di S. Soldani. Dal 2016 prende parte agli ultimi allestimenti estivi del Teatro della Tosse fra cui “I Mostri di Alice”, “La macchina del Tempo”, “Le 9 lune”, “Un milione di scatole cinesi” e “Pinocchio Circus”, “Storie di spiriti, fantasmi e
tavolini”, Un Flauto Magico”, “Shakespeare by night”, regie di Emanuele Conte ed Amedeo Romeo, “Oniricon”con la regia di Emanuele Conte nell’ultima produzione della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse 2024. Partecipa a “Le Regole per Vivere” di Sam Holcroft regia di Antonio Zavatteri, prod. Gli Ipocriti – Melina Balsamo, per la stagione 2019/2020. Da anni svolge attività di docenza per Teatri e Istituti Musicali, tra cui il Conservatorio Boccherini di Lucca, il Teatro della Tosse e il CFA di Luca Bizzarri a Genova, il Teatro del Banchero e presso Università di Genova.

Sabato 31 agosto Molare
Ore 16 – MOLARE, UN PERCORSO STORICO-ARTISTICO.
Sulle tracce della Molare medioevale del ‘receptum’ – con la torre, lìOratorio di San Bernardo, l’antica proprietà dei Guala – e di quella parrocchiale sette-ottocentesca, con gli affreschi di Pietro Ivaldi detto il Muto, guidati dallo storico dell’arte Franco Boggero. In collaborazione con il FAI, delegazione Alessandria, sezione Ovada.
Ore 18 (in piazza) – ESBERLAR
In mezzo agli spettatori seduti a circolo intorno alla piazza irrompono giovani danzatori ed acrobati portando tappeti di ogni foggia, sui quali volano, danzano, si rotolano, a volte coinvolgendo il pubblico, in un’esplosione di gioia e di energia. Esberlar, dal catalano “scoppiare”, utilizza il movimento e il teatro fisico per condurci attraverso immagini di instabilità, collasso e ricostruzione. Tre personaggi ci parleranno in chiave umoristica dei limiti che ci impongono, ma, soprattutto, di quelli che imponiamo a noi stessi. Un viaggio fisico e gestuale guidato dalle emozioni della rottura. A Esberlar, gli interpreti della compagni, l’Atapeïda riflettono sulla soglia,
sui limiti tra spazio interno ed esterno, dove la regola della sopravvivenza è il cambiamento e l’adattamento. Tredici tappeti delimitano e rivelano la veduta aerea di una mappa della casa dei performer. I tappeti formano due placche tettoniche, che sfregano l’una contro l’altra e lasciano una fessura irregolare attraverso la quale possiamo vedere la strada.
L'Atapeïda (che significa “pieno”), per la prima volta in Italia, è una compagnia catalana fondata nel 2021 che lavora ai
confini tra movimento e teatro fisico e si concentra sulla creazione di spettacoli di strada per il pubblico. È sotto l’occhio artistico di Elena Lalucat che è accompagnata in ogni progetto dal team appropriato. “Esberlar” è il suo primo progetto in cui collabora: David Maqueda alla regia, Pino Steiner, Alma Steiner ed Elena Lalucat alla creazione e interpretazione. Il team è composto da persone che condividono l'interesse per il movimento, il teatro fisico e gli oggetti. Provengono da una lunga carriera con varie compagnie riconosciute come Moveo, Zero en Conducta, Kernel DanceTheatre, Tilted Productions, Compagnia Zappalà o BigBouncers.
Domenica 1° settembre, ore 18 – Casaleggio Boiro, ai piedi del Castello
LA LUNGA NOTTE DELL’INNOMINATO
A cura di Gianni Masella, con Mariella Speranza, Luca Badini Confalonieri (dell’Università di Chambéry e di Torino) e Antonella Rathschüler (storica dell’arte). Sarà uno speech show itinerante sullo sfondo del suggestivo Castello di Casaleggio. Ai piedi del maniero che fu set dei Promessi sposi di Sandro Bolchi, una serata in cui la storiografia si intreccia con il teatro, e lo spettacolo con
la letteratura, per raccontare una storia che non si dimentica. L’evento sarà il culmine di una giornata intitolata “Questa festa s’ha da fare”. Alla kermesse – che comincia alle 10 del mattino – parteciperanno le aziende agricole e gli artigiani del territorio, tra eccellenze enogastronomiche, arcieri, favole, giochi antichi e molto altro.
Luca Badini Confalonieri, torinese, insegna Letteratura Italiana all’Università della sua città. Allievo a Torino di Giovanni Getto e a Bologna di Ezio Raimondi, ha insegnato a lungo nell’Università francese, dove è diventato ordinario di Letteratura italiana a Strasburgo nel 1996. I suoi interessi di critico, filologo e storico delle idee l’hanno portato a studiare autori, testi e problemi della letteratura e della cultura italiana dal Duecento a oggi. Ha anche lavorato in un’ottica comparatista, specialmente sulle relazioni franco-italiane. Si è occupato in particolare di cultura medievale e rinascimentale, della cultura piemontese tra Sette e Ottocento, di autori e problemi novecenteschi. Nel 2005 pubblica il libro Les régions de l’aigle et autres études sur Manzoni (edito da Peter Lang). Nel 2006 realizza l’edizione critica del testo definitivo (e illustrato) dei Promessi sposi e della Storia della colonna infame (Salerno edizioni). Nel 2012
pubblica Scritti storici e politici (2 volumi Classici Utet). Nel 2024 sarà pubblicata a Pechino la prima traduzione cinese degli scritti filosofici e storici di Manzoni, da lui introdotti e commentati. Nel 2026 è prevista l‘uscita, per la collana «Il pensiero occidentale» di Bompiani, di un grande volume di raccolta commentata di tutti gli Scritti storici e filosofici. In quello stesso anno dovrebbe anche essere pubblicato il primo volume del grande progetto, da lui diretto, dell’Édition française delle opere di Manzoni.
Antonella Rathscüler (Genova 1961) è insegnante e storica dell’arte, specialista di arti applicate e storia dell’ebanisteria. Vive a Carpeneto, in provincia di Alessandria. Laureata in Lettere moderne con indirizzo storico artistico presso l’Università degli Studi di Genova, si è specializzata presso l’Università degli Studi di Siena e diplomata in “Antiquariato e oggettistica” presso l’Istituto d’arte e restauro di Palazzo Spinelli a Firenze. Ha tenuto cicli di seminari per il corso di Tecniche artistiche dell’Università di Genova. Dal 1995 è docente di Storia dell’arte presso il liceo artistico e il liceo classico di Asti. È autrice di articoli di storia dell’arte e di articoli per i quotidiani “Il Lavoro” e “Il Giornale” e per il mensile “Ex Arte”. Tra i suoi principali scritti ricordiamo i contributi al catalogo della mostra Nicolò Barabino: il segno in trappola (Marietti, 1990) e quelli al volume Guida al collezionismo in Liguria (De Ferrari, 1993). È
inoltre autrice dei volumi: Andar per castelli nell’Alto Monferrato (Sagep, 1991), Gavi e le colline del Cortese (Sagep,
1995), Carpeneto (Ovada Accademia Urbense, 2007) e Henry Thomas Peter e l'industria del mobile nell'ottocento (Il
canneto editore, 2014)
INFO E PRENOTAZIONI: info@agriteatro.it
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