Crescita della Green Economy: +200% negli ultimi 10 anni
Per tornare a crescere servono investimenti green. Ne è convinto Fabio Natalucci, vice direttore del Monetary and Capital Markets Department del Fondo Monetario Internazionale. Investimenti in grado di aumentare la produttività del paese ma anche di stimolare l’innovazione e raggiungere la sostenibilità ambientale. Un binomio perfetto, insomma, per la crescita.
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“Ci vuole a livello generale un riassestamento dei conti pubblici, in modo che il debito continui ad essere sostenibile – ha spiegato in questa intervista a Repubblica – bisogna far aumentare la crescita potenziale del paese. Questo significa investimenti nella tecnologia, in particolare nelle tecnologie verdi”. La riscossa della green economy e tutta qui, in un modello economico che promuove uno sviluppo sostenibile, integrando la crescita economica con la tutela dell’ambiente. Un approccio che mira a ridurre le emissioni di carbonio, ad aumentare l’efficienza delle risorse e a promuovere l’energia rinnovabile, contrastando i danni ambientali causati dai modelli economici tradizionali. Energia pulita, gestione sostenibile dei rifiuti, agricoltura biologica e mobilità pulita insieme alla creazione di posti di lavoro “verdi”, di un’economia resiliente e posti di lavoro verdi.
Un modo per salvare il pianeta, ma anche di guadagnare. Puntare sulla green economy potrebbe essere la mossa giusta per investire 1000 euro con strumenti finanziari nuovi e accessibili. Si tratta infatti di una forma di investimento che si presta bene a budget limitati e garantisce non solo profitti ma anche ricadute positive. E i dati parlano chiaro: negli ultimi 10 anni le società di green economy hanno reso quasi il 200%. Solo le società tecnologiche, trascinate dall’Intelligenza Artificiale, sono state capaci di fare meglio. Una capitalizzazione aumentata del 198%, con un valore che è arrivato a 7,2 trilioni di dollari a livello globale e un rendimento composto del 14% all’anno.
A dirlo è un recente studio condotto dal London Stock Exchange Group che guarda a questo settore con crescente interesse per stimolare l’economia e gli investitori. Un vento del cambiamento che soffia anche in Italia: nel quinquennio 2018 2022, infatti, oltre 510 mila imprese, pari al 35,1% del totale, hanno effettuato eco-investimenti mentre le professioni legate alla green economy, a fine 2022, rappresentavano il 13,9% dell’occupazione totale, con 3,22 milioni di lavoratori. I dati, contenuti nel Rapporto GreenItaly, realizzato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, spiegano come siano stati attivati 1.816.120 contratti per queste figure, il 35,1% dei contratti totali previsti nell’anno, con un aumento di 215 mila unità rispetto alla rilevazione precedente. Le aree più colpite dal cambiamento? Quella della progettazione e sviluppo (87%), della logistica (81,7%) e del marketing (79,2%), con competenze green richieste in oltre 4 milioni di contratti.
L’economia e il mondo del lavoro cambiano e diventano più green. Per salvare il nostro pianeta ma anche il nostro portafoglio.