Pallavolo La Bollente: Gabriele Melato nuovo DT del femminile e allenatore della serie D

Acqui Terme – Per la Pallavolo La Bollente è tempo di ripartire anche per il settore femminile. Dopo gli addii di Luciano, Lorenzo Pedullà e Roberto Cerotti il club termale riparte da un nome molto noto nel panorama pallavolistico piemontese: il professor Gabriele Melato sarà il nuovo direttore tecnico del settore femminile e allenatore della serie D.
Un tecnico dal lungo curriculum sia nel settore maschile che femminile tra cui: Alpitour Cuneo in serie A2 e A1 dal 1988 al 1990, nazionali giovanili, selezione regionale Piemonte. 
“Abbiamo iniziato a lavorare e c’è grossa voglia di fare bene ma anche tanto lavoro da fare – racconta Melato – sarò il direttore tecnico di tutto il settore giovanile femminile. sto trovando ragazze e allenatrici con molta volontà con cui definiremo man mano gli obiettivi. L’obiettivo principale è fare crescere il movimento femminile allineando il lavoro con il settore maschile con cui collaboriamo. Ci sono tante situazioni tecniche da migliorare ma c’è volontà di farlo. C’è da acquisire una nuova mentalità di lavoro. Ho trovato ragazze abbastanza indietro fisicamente ma con una discreta tecnica che va adattata al sistema di gioco che cercheremo di trovare categoria per categoria fino ad arrivare alla serie D che affronteremo con una squadra quasi completamente U19. La speranza è quella che possano fare bene. La società è molto disponibile e mi sta dando una grossa mano a mettere a fuoco tante cose. L’idea è darsi una mano reciproca con il settore maschile.”
Dopo aver collaborato con il Sant’Anna nelle ultime tre stagioni, Gabriele Melato è pronto a ripartire da Acqui Terme assieme al figlio Edoardo.
“Le ultime tre stagioni ero al Sant’Anna Volley maschile. Nonostante tutti mi conoscano per il mio trascorso nel maschile, ho avuto anche esperienze nel femminile. Inoltre ho insegnato per 44 anni avendo a che fare con ragazzi e ragazze di questa età. Per me, quindi, questo ritorno al femminile non è una sfida ma un rimettermi in gioco. Tra maschile e femminile cambiano le caratteristiche fisiche ma i fondamentali sono gli stessi. Questa esperienza per me significa uscire da zona di comfort che ho fatto per più anni sia a livello giovanile che ad alto livello (selezione regionale, A2, A1, serie B ecc) e capire un mondo in parte nuovo in cui trovare nuove strade per insegnare la stessa pallavolo adeguata alle loro capacità fisiche. I maschi e le femmine hanno diverse doti atletiche sta a noi tecnici saper lavorare correttamente”.

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