Parla la food writer Francesca Guglielmero creatrice di ‘Maccaroni Reflex’: “Legatissima a Piemonte e Liguria, mi sembrava giusto poter unire le tradizioni culinarie di queste due regioni nel mio blog”

Alessandria – “Il blog nasce come blog di cucina nel 2013 perché nel periodo universitario mi sono incuriosita di questo mondo digitale in cui poter condividere ricette, condividere le foto che facevo con la mia Reflex e dato che sono sempre stata una ragazza molto legata alle tradizioni enogastronomiche di famiglia, quando ho deciso di chiamare il mio blog ‘Maccaroni Reflex’ ho pensato di unire due passioni: la fotografia e il maccherone, simbolo identitario italiano in gran parte legato ad Alberto Sordi e al suo ‘Maccarone m’hai provocato e io me te magno’, da qui il nome un po’ particolare del blog”.
A parlare è Francesca Guglielmero (nella foto), 32 anni di Alessandria, content creator, food writer (ma lei non vuole essere chiamata influencer) per tutti, sul web, riconosciuta in Maccaroni Reflex, blog che nel tempo è cresciuto e non poco (sul sito oltre 40.000 visualizzazioni di pagina e tantissimi like e followers su social come Facebook e Instagram e oltre 30.000 visite mensili su Pinterest).
“Negli anni, spinta principalmente dalla curiosità, ho voluto specializzarmi in prodotti tipici del territorio e in cucina regionale – ci racconta Francesca – vivo a Solero ma ho vissuto anche tra Savona e Genova, soprattutto per motivi di studio, e in famiglia, da generazioni, siamo sempre stati legati alla Liguria e in particolare a Celle Ligure perché ci andavamo in vacanza. Ecco perché quando ho voluto specializzarmi in cucina regionale, pensando alle mie tradizioni piemontesi e a quelle liguri, mi sembrava giusto poter unire queste due regioni nel mio blog perché sono quelle che più mi rappresentano: il Piemonte e il Monferrato da una parte e la Liguria, riviera di Ponente maggiormente, dall’altra. Due regioni con similitudini nella cucina e nella cultura. Questa mia passione, coltivata dapprima da ragazzina e poi da adulta, mi hanno di conseguenza portato a concentrarmi sulle tradizioni di questi territori, sulla loro cucina e sulle loro storie e ho voluto farlo anche grazie ai miei studi arrivando così al progetto di un blog per mantenere viva l’importanza delle nostre tradizioni, l’importanza che ha il nostro territorio che spesso non è messo in risalto nel modo corretto perché magari ci sono vecchie generazioni stanche del passato mentre invece, al contrario, i giovani di oggi si stanno interessando molto di più alla riscoperta dei nostri territori”.
“Quindi sui social e sul mio blog ho voluto portare avanti questo – spiega ancora Francesca – dal racconto del Monferrato, con ricette tipiche, al ristorante che continua a portare avanti il locale di famiglia con gli stessi piatti ma con più attenzione al prodotto del territorio, al piccolo produttore che porta il prodotto al locale tanto da creare collaborazione tra varie realtà. Una cosa molto importante,, per me, questa collaborazione ci deve essere su più fronti. Voglio portare avanti tradizioni e valori legati a ciò che siamo e a ciò che amiamo e quindi la collaborazione con una come me può aiutare a promuovere quel determinato produttore locale nel farsi conoscere per quelli che sono i suoi valori e che quindi possono attrarre persone e eventuali clienti con gli stessi valori, il che è molto importante.”
Francesca, negli anni, ha avuto svariate collaborazioni: “Prima con aziende che mi mandavano il prodotto a casa, io preparavo la ricetta che poi finivano o sul loro sito aziendale oppure sul mio blog e quindi c’erano promozioni del prodotto e dell’azienda attraverso la mia ricetta che poi finiva sui social. Poi i reel sempre per promuovere un prodotto o semplicemente per raccontare un piatto della tradizione per delle agenzie di comunicazione che avevano clienti a loro volta. Ho fatto anche articoli per dei siti di cucina non per forza tipica. Successivamente ho collaborato con una realtà del Monferrato e ho promosso prodotti locali come formaggi di capra di Solero per quanto concerne il Piemonte o il corochinato, vino aromatizzato stile vermouth tipico del genovese. Tutti prodotti che hanno un legame forte col proprio territorio. E questo è il mio settore e vorrei che questa cosa venisse portata avanti per avvicinare clienti con gli stessi valori, con lo stesso legame e la stessa passione. Tutto questo nell’ottica di un turismo consapevole, solidale che è interessato non al prodotto virale del momento ma al prodotto di nicchia, che rappresenta il proprio territorio.”

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