Nuovo CUP, diciassette team al lavoro per ideare i migliori progetti. Riboldi: “Obiettivo un CUP sempre più accessibile e di qualità”
Torino – Sono ben 97 le professionalità che, suddivise in 17 team, lavoreranno sui tre temi dell’AI Hackathon, la maratona creativa avviata dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e da Azienda Zero per il rinnovo complessivo del Centro Unico Prenotazioni (CUP) attraverso il supporto dell’intelligenza artificiale.
Dopo la presentazione ufficiale dello scorso 23 settembre, aziende, esperti, ricercatori, Università, start up e portatori d’interesse hanno presentato le proprie candidature e ieri, mercoledì 2 ottobre, le idee progettuali sono state suddivise nelle tre aree dell’hackahton: assistente virtuale per la prenotazione e per il supporto dei pazienti, analisi predittiva delle prenotazioni e rilevamento anomalie delle prenotazioni.
«Aver avuto una così ampia e qualificata adesione – ha sottolineato l’assessore Federico Riboldi – dimostra la bontà del percorso intrapreso: mettere insieme ben 97 tra le più importanti professionalità legate all’intelligenza artificiale e, più in generale, all’innovazione e alla ricerca, conferma che la condivisione è sempre utile e arricchente. È bene ricordare come questo programma di innovazione include anche interventi strategici per rendere il CUP sempre più accessibile all’utente e garantire ai cittadini un servizio di eccellenza».
A coordinare il lavoro dell’hackathon è Azienda Zero: «L’hackathon è lo strumento ideale per affrontare questa sfida – ha spiegato il direttore generale Adriano Leli – infatti consente di coinvolgere talenti e competenze multidisciplinari che lavorano in sinergia per proporre soluzioni tecnologiche creative e all’avanguardia, con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai servizi sanitari e ridurre le liste di attesa. In particolare ciò a cui puntiamo è stimolare la generazione di idee attraverso un processo creativo, facilitando l’innovazione e il confronto e permettendo così di creare nuovi modelli di servizio che potranno essere da esempio anche a livello nazionale».
I team partecipanti all’hackathon sono supportati da due figure: i mentor, professionisti nei settori healthcare e AI (Intelligenza Artificiale), esperti di tecnologie informatiche sanitarie e docenti universitari che si occuperanno degli aspetti tecnici, e i facilitatori, consulenti specializzati in strategia e innovazione e dirigenti di aziende sanitarie che accompagnano i team nelle diverse fasi della sfida.
L’hackathon è solo una delle tre fasi che caratterizzano la revisione del CUP piemontese; infatti a settembre Azienda Zero ha già avviato la procedura di gara per il rinnovo del servizio di call center: «Per avere un servizio efficiente è fondamentale avere personale motivato, formato e retribuito correttamente – ha spiegato l’assessore Riboldi – per questo motivo sarà inquadrato all’interno del sistema sanitario con il contratto del comparto commercio. Tutte azioni intraprese per migliorare il CUP e incidere, di conseguenza, anche sulle liste di attesa».