L’A.I. nel mondo del lavoro di domani al centro del quarto giorno del Festival delle Conoscenze a Novi
Novi Ligure – Penultimo giorno di eventi e laboratori per il Festival delle Conoscenze 2024, l’appuntamento annuale con le nuove frontiere del sapere organizzato da Fondazione ACOS per la Cultura. Il Festival, quest’anno, parla di intelligenza artificiale.
Questa mattina, al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, i lavori sono stati aperti dai saluti introduttivi di Giampaolo Bovone, Presidente Fondazione ACOS; alla presenza di Mariacristina Giangoia, vicepresidente ACOS e consigliere della Fondazione.
L’A.I. è entrata a pieno titolo nelle vite di tutti e anche nel mondo del lavoro. Cambiano i processi aziendali, cambia il modo di lavorare. Una rivoluzione che porterà ricchezza ma solo per i paesi che sapranno cavalcare l’onda dell’innovazione. Come evidenziato da Nicola Gatti, Professore di Ingegneria Informatica Dipartimento Informazione e Bioingegneria Politecnico di Milano, l’A.I. avrà un impatto del 15% sul PIL e aumenterà del 50% la ricchezza del mondo. Tuttavia, questa crescita non sarà divisa in modo equo, ma sarà maggiore nei Paesi più informatizzati. Secondo il Wold Economic Forum, i lavori più richiesti, retribuiti e interessanti saranno strettamente legati all’A.I.. È importante quindi conoscere, seguire e approfondire le nuove tecnologie. Ad esempio, nel momento in cui gli studenti di oggi andranno a lavorare utilizzeranno strumenti come ChatGpt; quindi vietare queste tecnologie significa allontanare la scuola dalla realtà.
Luigi Portinale, Docente di A.I. e machine learning presso Università del Piemonte Orientale e Direttore del Centro di Ricerca AI@UPO, ha ripercorso la storia dell’intelligenza artificiale. Le sue radici sono lontane ma, parlando di tempi relativamente recenti, la creazione del Machine Learning e successivamente Deep Learning hanno rivoluzionato lo sviluppo dell’A.I. Le sfide per il settore non sono finite, ci sono ancora moltissimi problemi da risolvere ma l’impiego di questi sistemi sta già rivoluzionando il mondo in cui viviamo.
“Non è possibile – ha sottolineato Portinale – tornare indietro, occorre avere cultura e conoscenza di questi temi perché chi non avrà questi strumenti si troverà in una situazione di svantaggio competitivo nel mercato del lavoro e nella società stessa”.
Francesco Venier, Professore di Trasformazione Digitale delle Organizzazioni presso l’Università degli Studi di Trieste, ha approfondito l’impatto dell’A.I. sul mondo del lavoro. Le conseguenze dello sviluppo dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro sono e saranno numerosissime. Grazie a strumenti come I.A., il Machine Learning e il Deep Learning da alcuni anni, nelle grandi aziende, numerose attività sono cambiate perché consentono di creare valore, estrarre informazioni utili, dall’enorme mole di dati a loro disposizione.
“La Generative A.I. – ha specificato Venier – sta cambiando il modo di lavorare di tutti, ma non dobbiamo fidarci troppo. Ciò non toglie che siano strumenti utilissimi, possono migliorare la qualità dei processi creativi – aiuta i creativi ad essere più creativi – e supportare in tante altre attività, come nella reportistica. L’A.I. entra oggi nelle aziende anche quando le aziende non vogliono”.
Inoltre, sempre questa mattina, presso la Biblioteca di Novi Ligure, si sono svolti i laboratori didattici, questa volta dedicati alle classi delle Scuole Secondarie di primo grado, grazie alla collaborazione con Laura Saba, esperta di didattica e divulgazione dell’astronomia e Alessandra Conti, educatrice scientifica e operatrice museale.
Nel pomeriggio il Festival delle Conoscenze prosegue, al Teatro Marenco di Novi Ligure, con la lectio magistralis di Massimo Polidoro – giornalista, scrittore, divulgatore scientifico, cofondatore del Cicap – che sottolinea come “Con il libro ‘La scienza dell’incredibile’ ho pensato di fare un viaggio nelle nostre credenze. Oggi vediamo significati nascosti ovunque anche laddove non ci sono, immaginiamo che ci siano complotti e volontà superiori dietro ogni accadimento. Assistiamo a vere e proprie fabbriche delle illusioni. Dobbiamo apprendere a esercitare il dubbio sistematico. L’antiscienza, il rifiuto dei fatti, non sono una condanna senza appello, la cultura ci può aiutare, imparando a esercitare le nostre capacità critiche con l’educazione scientifica ed esercitando semplicemente il buonsenso”.
La giornata si chiude, sempre al Teatro Marenco, con lo spettacolo di Laura Curino “Big Data”.
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