In manette due “pendolari del crimine” fermati in flagranza dai Carabinieri
Pietra Marazzi/Masio – Un ennesimo gruppo truffatori in trasferta dal napoletano ha tentato di colpire nella provincia di Alessandria. Ma questa volta con esito sfavorevole: i Carabinieri li hanno, infatti, intercettati e arrestati.
Il primo colpo era stato tentata a Pietra Marazzi, nei confronti di un’anziana, alla quale un sedicente “Carabiniere” aveva riferito di un incidente provocato dalla figlia, ovviamente mai avvenuto, costringendola a farsi consegnare monili in oro per pagare i danni causati ed evitarle di “finire in carcere”.
Poco dopo, nel comune di Masio, un altro anziano era finito nelle grinfie degli stessi truffatori senza scrupoli, ma una segnalazione al 112 ha messo in moto la macchina del pronto intervento dei Carabinieri, quelli veri. La Centrale Operativa della Compagnia di Alessandria, organizzato tempestivamente un dispositivo di Gazzelle e autovetture civetta del NORM e di pattuglie di Oviglio e Felizzano per intercettare i malviventi, aveva circondato la zona.
I Carabinieri in borghese si erano appostati nelle strette adiacenze dell’abitazione dell’anziano di Masio. Notata un’autovettura sospetta con due persone a bordo, che si stava dirigendo proprio verso il domicilio della vittima, li ha stretti a tenaglia. I malviventi hanno tentato una breve quanto inutile fuga: la pattuglia di Oviglio e l’auto civetta li ha bloccati.
La perquisizione ha permesso di recuperare gioielli del valore di circa 60mila euro e tre smartphone, uno dei quali utilizzato per commettere le truffe.
Ulteriori accertamenti sulla provenienza dei preziosi hanno consentito di estendere l’operazione al recentissimo passato e le indagini hanno portato rapidamente all’anziana vittima di Pietra Marazzi, dove i “pendolari del crimine” avevano appena colpito.
I due malviventi, provenienti dal napoletano, 31 e 46 anni, sono già noti alle Forze dell’Ordine per i loro precedenti penali, mentre l’autovettura utilizzata era, ancora una volta, a noleggio, per rendere più difficile l’identificazione.
Ma questa volta i Carabinieri li hanno arrestati in flagranza di reato per truffa aggravata e li hanno accompagnati presso la casa circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dopo la convalida dell’arresto, il G.I.P. ha disposto la misura cautelare in carcere per il 46enne e gli arresti domiciliari per il 31enne.
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