AOU AL: la 3° Giornata della Ricerca Sanitaria in Piemonte ha inaugurato la Settimana della Ricerca
Alessandria – È stata la 3ª Giornata della Ricerca in Sanità della Regione Piemonte, svoltasi il 21 novembre nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria, a inaugurare il ricco calendario di appuntamenti della Settimana della Ricerca, manifestazione organizzata dal Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI) per promuovere il valore della ricerca scientifica e il suo impatto sulla salute dei cittadini.
L’evento ha rappresentato un momento importante per fare il punto sulle attività di ricerca e sulla loro evoluzione organizzativa e strutturale, grazie anche al contributo del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione Regionale (DAIRI – R), che coordina e supporta le attività regionali nel settore. Inoltre, è stata l’occasione ideale per la presentazione del Registro Regionale della Ricerca Clinica, il primo censimento che indica la raccolta degli studi clinici attivati in Piemonte.
Durante l’incontro sono stati illustrati i dati della rendicontazione scientifica regionale 2023, che ha analizzato le attività di ricerca delle 19 Aziende Sanitarie Regionali, tra cui tre Aziende Ospedaliere, quattro Aziende Ospedaliere Universitarie e dodici Aziende Sanitarie Locali. I risultati testimoniano una significativa attività di ricerca in Piemonte, con 907 nuovi studi clinici autorizzati, il 32% dei quali promossi da Aziende Farmaceutiche e il 42% interventistici (farmacologici, su dispositivi medici o procedure). Gli studi clinici attivi hanno raggiunto quota 3670, dimostrando la crescente capacità di condurre indagini di ampio respiro e diversificate.
La produzione scientifica è stata un altro tema centrale: nel 2023 sono stati pubblicati 3488 articoli su riviste indicizzate e impattate, a conferma della rilevanza del lavoro svolto. Anche il finanziamento delle attività di ricerca è stato significativo, con 116 progetti sostenuti per un totale di 19,7 milioni di euro, in larga parte derivati da fondi pubblici e nazionali. Le collaborazioni attive sono state 202, di cui il 78% con partner nazionali e il 22% con partner internazionali, sottolineando la capacità di lavorare in rete e di sviluppare sinergie. I dati relativi al 2024 raccontano invece di oltre 500 studi clinici attivati nelle ASR da gennaio a settembre 2024 e più di 70 studi clinici attivati multicentrici piemontesi.
Il DAIRI – R, diretto da Antonio Maconi, ha contribuito a rafforzare la strutturazione e il coordinamento della ricerca sanitaria in Piemonte, favorendo un maggior sviluppo di facilities a supporto dei professionisti e una maggiore integrazione tra le realtà territoriali e modelli organizzativi capaci di sostenere lo sviluppo di progetti condivisi e multidisciplinari.
«L’obiettivo era creare una rete tra tutte le aziende sanitarie piemontesi, dando una dimensione organizzativa all’interno di Azienda Zero: abbiamo scelto di farlo in modo agile, evitando di creare strutture grandi e costose. La strada intrapresa è quella giusta, come dimostrano le azioni che abbiamo portato avanti finora. Nei primi tempi era fondamentale conoscerci, coordinarci e capire le attività e le strutture presenti nelle ASR, e sin dalla prima mappatura il sistema ha dimostrato una notevole vitalità. Iniziamo quindi a raccogliere i frutti di questa scommessa che sta funzionando: ne sono un esempio la creazione del Registro Regionale della Ricerca Clinica, la rendicontazione annuale dell’attività scientifica e la valorizzazione del patrimonio storico piemontese. Ora, il passo successivo è lavorare insieme, integrando le competenze e sviluppando progetti condivisi e multidisciplinari che possano sostenere la crescita della ricerca in Piemonte» ha dichiarato il direttore del DAIRI – R Antonio Maconi.
Come ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, durante il suo collegamento all’inizio dei lavori: «La ricerca deve essere parte integrante dell’attività delle Aziende Sanitarie Regionali e la Giornata della Ricerca Sanitaria in Piemonte dimostra come questo, grazie al fondamentale coordinamento del DAIRI – R, stia avvenendo e si stia sviluppando in modo concreto. L’organizzazione e i molti momenti di condivisione dei gruppi di lavoro che si susseguono durante l’anno, stanno dando i loro frutti e mi auguro che possa crescere ancor di più l’impegno che i professionisti sanitari investono in ricerca e innovazione».
Con questa inaugurazione, la Settimana della Ricerca prosegue il suo obiettivo di sensibilizzare il pubblico e valorizzare il lavoro dei professionisti, mettendo al centro il valore della scienza come strumento per migliorare la salute collettiva e l’organizzazione sanitaria regionale.