Dott. Pier Luigi Garavelli: l’infettivologia non è un’opinione!
Ospitiamo, come ormai piacevole consuetudine, alcune acute considerazioni del Dott. Pietro Luigi Garavelli, alessandrino, primario di Malattie Infettive all’ospedale universitario “Maggiore della Carità” di Novara.
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BISOGNAVA AVERE CORAGGIO … Bisognava avere coraggio … Di cosa? Semplicemente raccontare la verità da subito ad un Popolo “bambino”, ignorante, supponente, viziato ed edonista. Quale? Che Covid era un Virus a grande contagiosità e a “mediocre” mortalità, forse intorno a 1%. E dare i numeri, che piacesse o meno. Quali? Milioni e milioni di contagiati, qualche milione di malati gravi e forse centinaia di migliaia di morti fra anziani e deboli. Ci provarono in UK con una rapida retromarcia, perché non bisognava dirlo. E spiegare che gli Ospedali vittime di anni di tagli non erano in grado di reggere l’ impatto di tanti e tanti malati. E che un vaccino era, è e sarà “problematico” in termini di pronta disponibilità, tollerabilità e immunogenicita. Quindi ci si è inventati il lockdown, che può funzionare in caso di scomparsa del virus stesso, sperando nel clima, o di cure e vaccini efficaci. Altrimenti all’ esposizione della Gente protetta questa viene contagiata. Tante piccole ondate epidemiche al posto di un’ unica grande! Ed ora il rischio di tanti piccoli lockdowns, che poi sommatoriamente ne fanno uno grande. E sullo sfondo il dissesto economico, sociale e psichico di una Nazione! Ed infine raccontare il perché un Farmaco efficace in parte nella fase iniziale della malattia ad uso domiciliare è stato “ucciso” da uno studio “farlocco” di “The Lancet” e mai più reso disponibile …
ECCO I “MINIMALISTI” . Fallita per evidenti motivi la missione dei “Negazionisti” per i notissimi Pazienti, ecco l’ evoluzione della specie, cioè il comparire sulla scena dei “Minimalisti”. Tranquilli forse non è più l’ epidemia di questa Primavera, comunque ci saranno meno ammalati e quindi ricoveri, le terapie ci sono ed il sistema sanitario è prontissimo … La verità è forse un’ altra … La Nazione, fallita ed eterodiretta, non è in grado né di permettersi un altro massiccio lockdown né il sistema sanitario ulteriori imponenti spese. Ed allora non vorrei che in questa fase la gestione della Pandemia diventi simile più al Brasile che alla Germania. Responsabili la Politica e l’ Informazione. Non responsabile un Popolo troppo ignorante e succube per capire, che sarà lasciato al proprio destino!
GLI ITALIOTI …. Gli Italioti che hanno conseguito la laurea in Medicina su Internet stanno scrivendo di tutto su Covid. Me ne accorgo dalle risposte talvolta astiose ai miei contributi provocatori su FB! Prevalgono i Negazionisti ed i Complottisti forse perché queste posizioni sono quelle più compatibili per una deriva psicotica. Non è accettabile invece che i Politici, che possono essere correttamente edotti, o peggio i Colleghi Medici vadano dietro a queste posizioni per altri interessi …
L’ INFETTIVOLOGIA NON E’ UNA OPINIONE . Per svariati motivi, penso talvolta non propriamente nobili, Personaggi competenti hanno dato il là a interpretazioni complottiste, negazioniste e minimaliste dell’ attuale Pandemia. E questo è accaduto ovunque dalla Spagna all’ Italia, dalla Germania alla Francia. La Gente, piegata anche psichicamente, non aspettava altro, pure col supporto farlocco di quanto si legge sulla Rete. Si è creata una propria Infettivologia. I risultati drammatici sono ormai evidenti. La situazione è forse peggiore di questa primavera perché le casse vuote non consentono più lockdowns né costose cure ospedaliere. Ed allora Dio ci salvi! Tuttavia un pensiero a tutti Coloro, Cattivi Maestri, che avendo gli strumenti culturali hanno piegato l’ Infettivologia alla pancia della Gente: parlare di loro responsabilità morale di quanto sta accadendo è un eufemismo!