Manifestazione Ramy, Ravello (FdI): “Pericoloso mitizzare l’illegalità. Forze dell’Ordine unico argine al caos, da Avs parole agghiaccianti”
Torino – “E’ bene comprendere, nel commentare l’ennesima manifestazione sfociata in violenza e guerriglia urbana, quanto sia pericoloso il processo di mitizzazione dell’illegalità. Le Forze dell’Ordine sono l’unico argine al caos: delegittimarne il lavoro o, peggio, metterne in discussione il ruolo centrale nella società è un errore clamoroso e potenzialmente esiziale.
Mi stupisco e mi preoccupo di fronte al giustificazionismo di certa sinistra, e mi riferisco in particolar modo alle parole della capogruppo di Avs in Regione, Ravinale, per alcuni versi agghiaccianti”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.
“Voglio dire una cosa a chi idealizza e cavalca, per proprio tornaconto politico personale, la cultura ‘maranza’ e le piazze dell’odio: da rappresentante delle istituzioni, senza distinzioni, sarebbe opportuno veicolare messaggi semplici e chiari. Per esempio che si deve protestare in modo pacifico. Per esempio che una bomba carta o una transenna lanciata verso le Forze dell’Ordine non nobilita la manifestazione e non ne accresce l’efficacia. E ancora, visto che forse non è chiaro, che ai posti di blocco ci si ferma: chi fugge sfrecciando a tutta velocità per la città e mette a repentaglio la vita di altre persone viene fermato e ciò accade all’interno di una dinamica che giocoforza porta con sé molti rischi. L’incolumità e la sicurezza delle persone per bene e dei cittadini onesti è il bene supremo, da difendere a ogni costo”.
“Peraltro – chiude Ravello – la vicenda di Ramy è oggetto di indagini e approfondimenti, non sta certo alla piazza ricostruire i fatti o emettere sentenze. Viene il dubbio, che a lungo andare sfocia in certezza, che ogni scusa sia buona per creare caos e guerriglia: i soliti noti alimentano una strategia della tensione volta a deteriorare e ribaltare i normali equilibri democratici. Non so quanto ci sia di nobile in queste piazze di protesta, mi dà più l’idea che siano politicamente interessate e teleguidate”.
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