Acos S.p.a.: gli azionisti hanno espresso pieno sostegno all’operato dell’azienda

Novi Ligure – Si è tenuta, ieri, l’Assemblea degli azionisti di ACOS S.p.A, rappresentata dalla quasi totalità del capitale sociale, essendo presente l’89,35% della proprietà.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha svolto un’approfondita disamina dello stato di affidamento del Servizio Idrico Integrato in capo alla controllata Gestione Acqua S.p.A., anche a seguito dei recenti provvedimenti disposti dall’Autorità di bacino Egato6 Alessandrino, soffermandosi in particolare sugli effetti conseguenti all’adozione della deliberazione n. 42 del 30 dicembre 2024, che ha disposto la revoca dell’affidamento del servizio idrico integrato alla Controllata relegando la stessa a un non meglio precisato ruolo di gestore salvaguardato.
L’Assemblea, all’unanimità, ha deliberato di ratificare le azioni legali intraprese dal Consiglio di amministrazione della Controllata a difesa dell’affidamento concessorio sino al 31 dicembre 2034 e contro la deliberazione Egato6 n. 42/24, riconoscendo alle stesse l’utile salvaguardia del valore patrimoniale della partecipazione azionaria detenuta da ACOS S.p.A.
Il Sindaco di Novi, azionista di maggioranza di ACOS, ha espresso piena sintonia con le iniziative, anche di natura legale, intraprese dalla Direzione di Gruppo per salvaguardare gli interessi economici e patrimoniali della Controllata, evidenziando le giuste preoccupazioni delle maestranze di Gestione Acqua S.p.A. e delle altre società del Gruppo, per l’incertezza sul futuro lavorativo a causa delle recenti iniziative assunte dall’Egato6 Alessandrino.
Pieno appoggio all’intervento del Sindaco di Novi Ligure, è stato espresso dall’ing. Giuseppini, legale rappresentante di IRETI S.p.A., detentrice del 25% delle azioni di ACOS S.p.A., che nel rimarcare i lusinghieri risultati operativi generati dal sodalizio ultraventennale con il Gruppo novese, non ha nascosto lo stupore per l’evoluzione della vertenza che vede coinvolte Gestione Acqua S.p.A. e l’Autorità di bacino.
Giuseppini si è augurato che da ciò non possa derivare un pregiudizio all’efficienza e continuità del servizio patibile dalla cittadinanza,
ponendo l’accento “sull’inderogabile necessità di un solido approccio industriale di lungo termine, che, purtroppo, non riesce ancora a trovare compiuta evidenza in particolare, in alcune esperienze societarie interamente pubbliche in Piemonte, come riscontrabile nel cuneese, nel biellese e vercellese.”

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