“Perché Alice?”: Rossetti a Spinetta con Alice per Gesù e per l’Italia
Alessandria (Giulia Gallina) – Giovedì 20 febbraio presso il museo “C’era una volta” di Alessandria sono state presentate le iniziative legate al bicentenario di Teodorico Pietrocola Rossetti (1825-1883). “Perché Alice?” è il titolo di questa presentazione? Quella di Rossetti fu la prima traduzione direttamente dall’ inglese all’ italiano, senza passare prima dal francese, dell’Alice’s adventures in wonderland di Louis Carroll la cui conoscenza era maturata nel salotto londinese di Gabriele Rossetti, presso il quale Teodorico aveva trovato ospitalità. Lo stesso Carroll, a sottolineare la sua stima, lo definì, in una lettera all’ editore Mac Millan, “my italian friend”.
“Credo che Alice nel paese delle meraviglie sia uno dei libri più difficili da tradurre e in italiano diversi autori ne hanno fatto diverse versioni. Quella di Rossetti oltre ad essere la prima in italiano fu anche una delle prime traduzioni di un libro per ragazzi; all’epoca gli unici erano per lo più libretti educativi, istruttivi e didattici. Fu sua quest’idea a mio avviso rivoluzionaria.”, introduce l’argomento Il professore Piero Barbanotti dell’Associazione Casa Rossetti.
Non gli fu chiesto da una casa editrice, come potrebbe accadere oggi, ma fu proprio lui che decise di farlo per dare ai ragazzi italiani un testo che li potesse avvicinare alla bellezza della letteratura. Rossetti aveva avuto l’opportunità di imparare bene la lingua inglese durate il suo esilio, dopo il colpo di Stato bonapartista del 1851, presso Gabriele Rossetti, suo parente, a Londra. Qui, in un ambiente culturale molto ricco, conobbe altri frequentatori di casa Rossetti tra cui Lewis Carroll autore di “Alice” e il nobile fiorentino Piero Guicciardini che lo portò a frequentare, per un certo tempo, i gruppi di evangelici a Londra devo ebbe luogo la sua conversione al cristianesimo evangelico. nel 1857 rientrò in Italia, stabilendosi a Spinetta Marengo, con l’esplicita motivazione di “andare ad Alessandria a predicare l’Evangelo”. Il Piemonte, all’epoca, era l’unico posto aperto ad una attività di predicazione, in quanto anticlericalismo nel Regno di Sardegna era molto forte, e Alessandria essendo terra di confine era un luogo ricco di stimoli e di esuli provenienti da altri stati italiani.
“Rossetti, stabilitosi a Spinetta, come predicatore evangelico decise di costituire, dal 1876, un’Agape cioè un incontro tra responsabili di diverse chiese evangeliche con il valore di confronto, dialogo e formazione.
Questo si ripete ancora oggi, ogni anno, a Spinetta Marengo e recentemente è stata aperta a tutta la cittadinanza coinvolgendola in maniera attiva.”, afferma Monia Cremonini Associazione Casa Rossetti.
La contaminazione con il museo “della Gambarina” è nata proprio a partire dalla favola di Alice dove una delle componenti principali solo le rose della Regina di Cuori, dipinte di rosso per suo volere dalle povere “guardie carte” se volevano salvarsi la testa. “Al museo si tengono laboratori di origami rivolti a tutti bambini e scolaresche ma anche rivolto alle persone anziane per aiutarle a mantenere una certa manualità che purtroppo con in tempo può venire a mancare”, ha accennato Mirco Ulandi del Museo Gambarina.
La provocazione di Alice continua anche per il carnevale di quest’anno, infatti vedremo sfilare per piazza Garibaldi ad Alessandria il suo meraviglioso carro allegorico lungo ben 7 metri: “L’Associazione di volontariato Facciamo Squadra Fraschetta ha deciso di realizzare, per il bicentenario di Rossetti, un carro a tema Alice da far sfilare per le strade cittadine. Dopo 40 anni dalla Fraschetta riparte un carro allegorico totalmente fatto a mano dai volontari e con tutti i personaggi in costume” aggiunge Cristina Mazzoni Presidente Associazione Facciamo Squadra Fraschetta.
Alla fine della presentazione Alice ci lascia con una profonda considerazione. Nel rincontrare la Duchessa, durante il suo cammino, ella le disse: “Piano, piano piccina! C’è sempre una morale, basta saperla trovare. L’amore, è l’amore che fa girare il mondo!”.
Ed è certo l’amore, per Gesù e per l’Italia, che spinse Rossetti a tornare in patria e a Spinetta Marengo.
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