Moscato DOCG, Coldiretti Alessandria: “No all’allargamento dei confini, difendiamo l’integrità del nostro patrimonio viticolo”
Alessandria – No all’allargamento dei confini del Moscato Docg. E’ quanto sostiene Coldiretti Alessandria a seguito della riunione che si è tenuta con il Consorzio di tutela e l’Associazione Comuni del Moscato.
“Dalla nostra base associativa non è emersa la necessità di allargare i confini in quanto, mettere mano ad una modifica del genere, significherebbe creare un precedente. Sarebbe difficilmente gestibile, poi, tenendo conto delle possibili richieste che potrebbero manifestarsi da parte di altre realtà analoghe”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Infatti, nell’area di produzione attualmente definita, che conta circa 10 mila ettari coltivati a Moscato in 51 comuni delle province tra Asti, Alessandria e Cuneo, ci sono ancora margini per ampliare la produttività e coltivare nuovi terreni: sul territorio alessandrino attualmente gli ettari sono 1.724 su 584 aziende.
“Il mondo del vino ora deve affrontare sfide ben più difficili e complicate, dalle etichette allarmistiche ai prodotti dealcolati e difendere un patrimonio rappresentativo del made in Italy da approcci ideologici – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco. Negli ultimi anni, infatti, sono giunti dall’Unione Europea ripetuti attacchi al vino italiano, principale voce dell’export agroalimentare tricolore”.
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