World Press Photo a Torino per il quarto anno consecutivo

World Press Photo 2020 è in programma a Torino dal 10 ottobre 2020 al 18 gennaio 2021. Per il quarto anno consecutivo la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo torna nel capoluogo piemontese e quest’anno cambia location trasferendosi nella Sala del Senato di Palazzo Madama.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Anche questo autunno dunque la World Press Photo Exhibition 2020 fa tappa nel capoluogo piemontese, una delle 50 fortunate città del mondo a ospitare la manifestazione che solitamente fa un viaggio più lungo (sono circa 150 le location in cui viene allestita la mostra), ma che quest’anno si fermerà solo in 50 località.

Dal 1955 la Fondazione World Press Photo con sede ad Amsterdam organizza un foto-concorso con una giuria internazionale, alla quale partecipano migliaia di fotoreporter. Tra le foto presentate, solo 140 scatti vengono premiati nelle diverse categorie (General news, Spot news, Contemporary issues, Daily life, Portraits, Nature, Sport) e vanno a comporre la mostra di fotogiornalismo più visitata al mondo. L’esposizione, infatti, gira per 45 Paesi in oltre 100 città del mondo attirando milioni di visitatori.
La giuria internazionale ha esaminato nel 2020 i lavori di 4.282 fotografi, provenienti da 125 paesi per un totale di 73.996 immagini. In finale sono arrivati 44 fotografi provenienti da 24 paesi.

La 63esima edizione della mostra presenta 157 immagini realizzate dai finalisti dell’edizione 2020. Tra queste, Straight Voice che si è aggiudicata il premio World Press Photo of the Year 2020, firmata dal giapponese Yasuyoshi Chiba dell’agenzia Agence France-Presse. La fotografia – realizzata a Khartum nel giugno del 2019 da Yasuyoshi Chiba, dopo il colpo di stato militare contro Omar al-Bashir – ritrae un ragazzo, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari, che in una manifestazione in Sudan recita una poesia di fronte ad altre persone che lo applaudono. “Nell’immagine vediamo un giovane che non sta sparando, che non sta lanciando sassi, ma recitando una poesia – ha dichiarato LekgethoMakola, presidente della giuria del premio – In un periodo come quello in cui viviamo, pieno di violenza e conflitti, è importante avere un’immagine che ispiri le persone”.

Gli altri finalisti per la foto dell’anno sono TomerKaczor, che ha ritratto una rifugiata armena affetta dalla sindrome da rassegnazione, Mulugeta Ayene con una foto scattata durante i funerali delle vittime del volo Ethiopian Airlines 302, Farouk Batiche con le proteste antigovernative in Algeria, Ivor Prickett, che ha raccontato la lotta dei curdi in Iraq e Nikita Teryoshin, presente alla più grande conferenza sulla difesa nel Medio Oriente.

Il francese Romain Laurendeau ha vinto invece il World Press Photo Story of the Year, la categoria dedicata alla migliore sequenza di immagini di rilevanza giornalistica. Lo scatto premiato – dal titolo Kho, the Genesis of a Revolt – documenta il disagio giovanile in Algeria e la forza ispiratrice delle nuove generazioni nelle proteste del 2019.

I riconoscimenti per ogni sezione sono stati conferiti da una giuria composta da Lucy Conticello, direttrice fotografica del settimanale M di Le Monde, Sabine Meyer, direttrice fotografica dell’organizzazione National Audubon Society, dai fotografi Chris McGrath, Pete Muller, Mariana Bazo e dalla curatrice TanviMishra. A capo della commissione LekgethoMakola, direttore del Market Photo Workshop di Johannesburg.

Tra i sei italiani sul podio anche il torinese Fabio Bucciarelli, classe 1980, secondo premio nella sezione storie della categoria General News per un servizio realizzato per L’Espresso sulle proteste in Cile, iniziate a ottobre 2019 dopo l’approvazione di una legge sull’aumento del prezzo del biglietto della metropolitana della capitale e proseguite per denunciare soprattutto le forti disuguaglianze economiche e sociali del paese. Il cuneese Nicolò Filippo Rosso è giunto, invece, terzo nella sezione storie della categoria Contemporary Issues, con un lavoro sugli effetti della crisi politica e socio-economica in Venezuela e sulla migrazione dei venezuelani in Colombia.

Potete acquistare i biglietti per la mostra qui.

Quando
Data/e: 10 Ottobre 2020 – 18 Gennaio 2021
Orario: 10:00 – 19:00
Giovedì e venerdì dalle 12.00 alle 19.00; Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Dove
Palazzo Madama
Piazza Castello – Torino

Prezzo
Intero euro 12 – Ridotto euro 10: 6-17 anni; 19-25 anni se studenti; persone con disabilità; associazioni convenzionate – Gratuito: minori di 6 anni; accompagnatore di persona con disabilità