Confcooperative Piemonte Sud e Fedagripesca Piemonte hanno incontrato le cantine sociali del territorio

Castelnuovo Calcea – E’ stato un incontro/confronto sulle tematiche più urgenti quello che si è tenuto lunedì alla Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli, a Castelnuovo Calcea, nell’astigiano, e che ha coinvolto Confcooperative Piemonte Sud, in concerto con Fedagripesca Piemonte.
“Tra la nostra unione territoriale e la federazione agricola regionale vogliamo fare sistema, per andare verso azioni politiche e sindacali che siano nell’interesse delle nostre cooperative vitivinicole – ha dichiarato il Presidente di Confcooperative Piemonte Sud, Mario Sacco – il 40% della produzione di vino a livello regionale è frutto della filiera cooperativa, che si concentra nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, che insieme raccolgono oltre 40 cantine sociali aderenti alla nostra Unione. Di fronte a questo dato dobbiamo prendere in mano la situazione, confrontandoci con le cantine e con le istituzioni, in un momento davvero cruciale per tutto il sistema economico locale e regionale”.
Roberto Morello, Presidente di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, ha portato all’attenzione la ricchezza dello strumento cooperativo: “Confcooperative Piemonte rappresenta un’organizzazione importante a disposizione di tutte le imprese, che possono
chiedere supporto e confronto, come nell’incontro di oggi. Possiamo ragionare insieme su molti temi con la prospettiva e l’impegno di portare risposte laddove possibile, con grande disponibilità e trasparenza”.
Diversi i punti all’ordine del giorno: il cambiamento climatico, che chiede un approccio concreto e costruttivo, in collaborazione con le istituzioni; i dazi, che creano una situazione di grande incertezza e confusione, così come le nuove frontiere produttive, come quelle che guardano al vino dealcolato, sempre più richiesto dai nuovi consumatori. Accanto a questo, la questione del ricambio generazionale e della mancanza di personale qualificato, e, infine, le misure a supporto del comparto, tra cui i possibili finanziamenti e i corsi di formazione proposti dalle Academy di Filiera della Regione Piemonte.
Durante l’incontro, la mancanza di personale è emersa come una delle difficoltà più significative. L’età media dei titolari e dei lavoratori nelle cantine è sempre più avanzata, e questo si riflette anche nel rischio di lasciare interi vigneti abbandonati a causa di una mancata successione nella gestione aziendale.
A questo si aggiunge una riflessione certamente necessaria sui lavoratori stagionali, spesso indispensabili nei periodi di vendemmia: infatti, se è possibile coinvolgere le cooperative di servizio all’agricoltura per assumere nuovi lavoratori, è importante vigilare al contempo sull’applicazione dei contratti, affinché tutto si svolga in piena liceità e nel totale rispetto delle norme giuslavoristiche.
Da questo punto di vista, Confcooperative Piemonte Sud intende proporre nuovi emendamenti e revisioni alle normative regionali e nazionali, affinché il comparto sia supportato e facilitato nei percorsi di assunzione di nuovo personale.
A rappresentare un ulteriore strumento di sostegno sono le Accademie di Filiera istituite da Regione Piemonte in collaborazione con diversi enti e realtà del territorio. Questo nuovo dispositivo permette di pianificare percorsi formativi nati a partire dalle esigenze reali delle imprese, che hanno infatti la possibilità di proporre tematiche e approfondimenti. Si tratta di un’opportunità molto vantaggiosa, pensata proprio per dare una risposta puntuale ai bisogni delle aziende.
Il dibattito con i soci viticoltori è stato dunque un momento davvero prezioso per confrontarsi e ragionare insieme sul futuro prossimo. Di fronte a problemi e situazioni di incertezza che destabilizzano produttori e consumatori, è stato importante ricordare quanto la cooperazione possa essere un valido strumento a sostegno delle cooperative, soprattutto nei periodi di maggiore difficoltà.

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