Coldiretti Alessandria: “Vini spumanti: il QR code agevola le imprese e i consumatori a conoscere corrette informazioni”

Alessandria – Leggere le etichette degli alimenti non è sempre facile. Anzi, la maggiori parte delle volte è davvero difficile. La situazione non cambia se parliamo di vino, in particolare di vini spumanti.
Per agevolare produttori e consumatori è ormai entrato a far parte del nostro quotidiano il Qr code per armonizzare il mercato vitivinicolo e garantire le informazioni necessarie ai consumatori facilitando anche il lavoro delle imprese: l’etichetta elettronica indica ai consumatori con dovizia di particolari gli ingredienti contenuti nel vino. Nella versione stampata sulla bottiglia dovranno essere chiaramente indicati quelli che possono provocare allergie e intolleranze, oltre alle calorie.
Il Regolamento Ue ha messo in chiaro che le etichette elettroniche non possono contenere informazioni promozionali finalizzate alla vendita o al marketing e che nessun dato dell’utente può essere raccolto o tracciato con mezzi elettronici.
Sono stati i vini spumanti, dagli aspetti normativi alle etichette, dagli ingredienti ai valori nutrizionali, i protagonisti dell’incontro tecnico-informativo organizzato dal settore vitivinicolo di Coldiretti Alessandria alla Cantina Produttori del Gavi: relatore uno dei massimi esperti di legislazione vitivinicola a livello nazionale, Angelo Di Giacomo.
Ad aprire i lavori è stata Orietta Alice, Presidente Coldiretti per la Zona di Novi che ha sottolineato come “l’obiettivo delle etichette sia quello di garantire maggiore trasparenza nei confronti del consumatore, che può conoscere meglio cosa viene utilizzato per produrre il vino. Grazie al Qr Code stampato sull’etichetta cartacea, chi acquista può accedere a una pagina web che raccoglie tutte le informazioni necessarie, rendendo l’etichetta più snella e completa, dalle informazioni nutrizionali alle indicazioni per lo smaltimento degli imballaggi fino al collegamento al sito web della cantina. Serve però meno burocrazia su tutte le misure Ocm, dagli investimenti alla promozione”.
“Vino Spumante e Vino Spumante di Qualità”, “Vino Spumante di Qualità del tipo Aromatico”, “Vino spumante gassificato”: cosa e come scegliere per non sbagliare?
Per definirsi spumante un vino deve rispettare diversi requisiti e, al momento dell’acquisto, il consumatore deve essere in grado di conoscere obbligatoriamente una serie di indicazioni, mentre l’inserimento di altre informazioni facoltative è stato lasciato alla scelta del singolo produttore, purché i vini posseggano i relativi requisiti, ovviamente.
Riassumendo, quindi, cosa prevede la normativa?
Sicuramente la dichiarazione nutrizionale e la lista degli ingredienti. In deroga, la dichiarazione nutrizionale può essere limitata al valore energetico, indicato con il simbolo (E) per l’energia. La dichiarazione completa sarà fornita elettronicamente, con un riferimento sull’etichetta o sull’imballaggio. L’elenco degli ingredienti potrà essere fornito attraverso strumenti elettronici, come i QR Code, con l’obbligo di indicare gli allergeni direttamente sull’imballaggio.
“Non dimentichiamo che il vino rappresenta un patrimonio del Made in Italy anche dal punto di vista occupazionale che va difeso dai tentativi di colpevolizzarlo sulla base di un approccio ideologico che non tiene contro di una storia millenaria che ha contribuito non solo a far grande il nostro agroalimentare, ma si inserisce appieno nella Dieta Mediterranea – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. L’etichetta del vino è uno strumento per informare e comunicare con il consumatore, la cui realizzazione non può prescindere dagli aspetti normativi, di marketing ma anche economici e ambientali: dal brand al vitigno al produttore”.
L’obiettivo di fornire ai consumatori, nello stesso campo visivo, dettagli approfonditi sugli ingredienti e il valore nutrizionale dei prodotti, e aumentare la trasparenza nel settore vitivinicolo.
“Ciò che preoccupa è l’atteggiamento, da tempo, ostile della Commissione Europea che, pur mossa da valide motivazioni come la lotta all’alcolismo, fa di tutta l’erba un fascio non distinguendo tra superalcolici e vino, tra sballo e consumo quotidiano consapevole, senza riconoscere il classico bicchiere al pasto che la scienza conferma essere un componente ideale per la salute all’interno dieta mediterranea – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Il vino è un prodotto che vanta una tradizione millenaria e che, se consumato moderatamente, può portare numerosi benefici per la salute, come affermano numerosi studi scientifici. Appare dunque assurda ogni proposta di mettere avvertenze allarmistiche in etichetta. Vista l’importanza degli argomenti e per agevolare i nostri produttori vitivinicoli abbiamo pensato di organizzare domani, 17 aprile, un secondo appuntamento, sempre alle ore 17.30, nella zona del casalese, ad Ozzano Monferrato all’ ‘Azienda Agricola Angelini Paolo’.
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