Me.dea, da 16 anni al fianco delle donne contro la violenza

ALESSANDRIA – Sedici anni, un compleanno speciale per Me.dea, l’associazione che ogni giorno è al fianco delle donne, per ascoltarle e accompagnarle nel percorso di uscita dalla violenza.

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Una strada iniziata il 18 aprile 2009, in via Santa Maria di Castello, che è stata la prima sede del centro di ascolto. Poi il trasferimento in via Palermo, con il centro antiviolenza. ‘Raddoppiato’ a Casale, in via Magnocavallo.

E, ora, molto presto, a settembre, una nuova ‘casa’ in città, a lungo cercata perché, sono parole della presidente, Sarah Sclauzero, “dopo l’emergenza covid, in cui siamo state sempre operative, ci siamo rese conto che tutta la nostra attività, di progettazione di bandi, di prevenzione, di orientamento lavorativo, raccolta  ed elaborazione dati, formazione, centro studi, una biblioteca a disposizione della città aveva bisogno di spazi più ampi”.

La ricerca è stata lunga, tante interlocuzioni con le istituzioni (“un grazie a Marica Barrera e Roberta Cazzulo per la sensibilità”),  fondamentale  il protocollo di collaborazione con Confindustria e Fondazione Viva.

Alla presidente Laura Coppo e al direttore Renzo Gatti Me.dea ha spiegato quella che, ormai, era diventata una urgenza, che è stata colta, creando il contatto con gli agenti immobiliari Franco Repetto e Luciano Bianchi.

E con Cesare Giriodi, proprietario dei locali a Palazzo Guasco. “Quella è stata davvero la svolta, anche perché i nostri interlocutori – così sottolinea il direttivo di Me.dea – hanno ben compreso il valore del progetto che sviluppiamo da 16 anni e concesso le otto stanze nel palazzo nobiliare, a un prezzo a noi accessibile”.

 

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Palazzo-Guasco-Alessandria
La nuova sede del centro antiviolenza Me.dea, dopo l’estate, sarà a Palazzo Guasco

“Un passo fondamentale per il nostro centro e per tutta la comunità. Qui le donne, sempre di più, che si rivolgono a noi troveranno un luogo sicuro, per ricevere l’aiuto e il supporto di cui hanno bisogno per costruire il loro futuro fuori dalla violenza”. Con professionalità, perché si è operatrici antiviolenza dopo aver seguito una formazione, che continua.

Sempre più accessi

In 16 anni Me.dea ha accolto e seguito oltre 2600 donne, recentemente ha avviato anche percorsi di aiuto a persone con disabilità. E i nuovi accessi sono in aumento, oltre 90 dall’inizio del 2025, in media quasi uno ogni giorno. Questo dice che la violenza di genere è ancora un problema strutturale della società, ma anche che giovani e meno giovani hanno la consapevolezza e la forza di uscirne.

La nuova sede, in via Guasco 47, “è simbolo di speranza e resilienza”. Per allestirla sarà importante l’aiuto di tutti e tutte, attraverso donazioni (https://www.medeacontroviolenza.it/donazioni) e, anche, fornendo manodopera e mezzi per il trasloco, che sarà nel periodo estivo.

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Le prime a entrare saranno le socie, a inizio maggio, per l’assemblea. E sarà un altro passo per scrivere, insieme, trame di cambiamento per un futuro libero dalla violenza.